Bocciata la richiesta di esternalizzazione della raccolta differenziata pretesa dagli ex consiglieri Cento e Savastano
di CATERINA SORBARA
Approvato il nuovo bilancio al Comune di Gioia Tauro
Bocciata la richiesta di esternalizzazione della raccolta differenziata pretesa dagli ex consiglieri Cento e Savastano
di Caterina Sorbara
Salvatore Nardi e Jacopo Rizzo di Cittadinanza Democratica , attraverso un comunicato inviato al nostro giornale, fanno sapere che è stato approvato il nuovo bilancio al Comune di Gioia Tauro.
E’ stata bocciata di fatto la richiesta di esternalizzazione della raccolta differenziata pretesa dagli ex consiglieri Cento e Savastano che ha costretto il sindaco Bellofiore alle dimissioni.
Anche il Commissario Prefettizio col nuovo bilancio dice “no” all’esternalizzazione della raccolta differenziata, che rimarrà dunque tutta comunale.
Quindi l’emendamento di Cento e Savastano, privo di qualunque logica di buona amministrazione oltre che illegittimo (avendo ricevuto tutti e sette i pareri negativi dei funzionari e dei revisori dei conti preposti) viene definitivamente respinto anche dal Commissario Prefettizio.
Il Bilancio predisposto dall’Amministrazione Bellofiore – che dal punto di vista tecnico aveva ricevuto il parere favorevole dei Revisori dei Conti – ha rappresentato un documento contabile improntato sulla scelta di ridurre le tasse ai cittadini, razionalizzando le spese secondo quelle che erano le scelte e le richieste dei vari responsabili di settore a marzo 2014.
Nella nota, inoltre , viene ribadito che:”Il nostro bilancio lo aveva dunque predisposto il servizio finanziario ma sulla base delle richieste dei responsabili di settore , che variano nei mesi ( tant’è che nel mese di settembre di regola si procedeva alla salvaguardia e poi all’assestamento, variando e/o incrementando i vari capitoli). Quest’anno, considerato che è stato approvato a Settembre, non ci sarà salvaguardia: quello che il servizio finanziario incrementava a settembre è già stato inserito in bilancio.
Le variazioni richieste dai vari settori sono dunque obbligate e avrebbero in ogni caso portato ad alcune modifiche.
UN BILANCIO PROGRAMMATO A MARZO NON EQUIVALE AD UN BILANCIO PROGRAMMATO A SETTEMBRE, così come le esigenze e la programmazione di un Commissario Prefettizio non equivalgono a quella di un Amministrazione Politica, ma si differenziano dalla stessa per evidenti motivi fisiologici.
Certo, la nostra scelta era quella di ridurre le spese per ridurre le tasse:
IUC:
COMPONENTE IMU : rimaneva sostanzialmente invariata rispetto a quella dell’anno precedente con esenzione delle prime abitazioni ( fatta eccezione per le categorie A7 – Villini) .
COMPONENTE TARI : venivano confermate le aliquote TARES del 2013 ( al minimo) e il Piano Finanziario prevedeva un Piano dei Conti diminuito rispetto al 2013:
anno 2013 € 2.184.000,00
anno 2014 2.002.559,58
I contribuenti avrebbero pagato in meno rispetto al 2013 , circa 80 euro a famiglia, grazie ad un abbattimento dei costi del servizio.
COMPONENTE TASI :
Su proposta del Sindaco Bellofiore l’aliquota TASI ANNO 2014 era stata azzerata. Oggi verrà pagata anche dai proprietari di prima abitazione.
Il fatto che alcuni responsabili di settore abbiano chiesto incrementi di alcuni capitoli di spesa per noi avrebbe implicato la scelta di effettuare tagli alla spesa stessa per evitare aumento delle tasse: si tratta di scelte che il Commissario e il nuovo Responsabile del Servizio Finanziario hanno ritenuto di non fare. Scelte naturalmente legittime, politicamente condivisibili o meno. Noi avremmo fatto diversamente. Che poi una nuova amministrazione inserisca variazioni nelle poste di bilancio, questa è la cosa più naturale del mondo: stupirebbe il contrario”.
In conclusione:”Apprendiamo comunque con soddisfazione che anche il commissario prefettizio non ha ritenuto, come sempre sostenuto dall’amministrazione Bellofiore, di dover esternalizzare il servizio della raccolta differenziata, come irragionevolmente preteso dagli ex consiglieri comunali sig. Cento Domenico e sig. Savastano Domenico perché tale insensata decisione avrebbe solo comportato aumento ingiustificato della spesa e gravi danni all’economia dell’Ente”