Approvazione reato tortura, Siulp: “Vicini ai poliziotti” "Sarebbe solo un'intimidazione per i servitori dello Stato"
Tutta Europa, compresa l’Italia vivono un momento storico particolarmente delicato a causa degli attacchi terroristici che continuano a colpire le nostre città. L’ultima esplosione in un concerto di ragazzini. Le azioni dei terroristi stanno aumentando in termini di violenza e gettano nel panico interi paesi senza che le istituzioni abbiano trovato un modo per fronteggiarli, anche se al G7 si sono trovati almeno in sintonia sul fatto di cominciare a far fronte comune. E intanto mentre le città vengono colpite una dopo l’altra, in Italia, invece di rafforzare a plaudire le Forze dell’Ordine la politica si impegna ad approvare il reato di tortura».
Sono le parole di Carmelo Lufrano, segretario provinciale del Siulp Catanzaro. «Un reato – dice ancora Lufrano – che approvato così com’è sarebbe solo un’intimidazione per i servitori dello stato e una corsia preferenziale per i malviventi e perché no per gli stessi terroristi. L’approvazione di questo reato è una condanna preventiva contro le Forze dell’Ordine, una logica secondo la quale siamo sempre colpevoli. Eppure noi come Siulp siamo sempre stati i primi a denunciare comportamenti scorretti quando andavano oltre il legittimo uso della forza nell’esercizio del nostro dovere». «Come sindacato – conclude Lufrano – ci schiereremo contro questo tipo di reato, così come ha fatto il capo della Polizia Franco Gabrielli, e come ha già ribadito il segretario generale del Siulp Felice Romano, e rimarremo accanto ai nostri che ogni giorno rischiano la loro vita per strada e vengono spesso aggrediti da malviventi senza scrupoli. Voglio anche ricordare che questi episodi di violenza contro i poliziotti non sono nuovi nemmeno nella nostra città. È nostro preciso dovere difendere chi ci difende».