Argentina al voto, il calabrese Macri al ballottaggio L'imprenditore originario della costa ionica reggina è riuscito a conquistare il ballottaggio
Colpo di scena nella notte in Argentina: al primo turno delle presidenziali il peronista Daniel Scioli ha superato di poco il candidato del centrodestra, il calabrese Mauricio Macri. I due si affronteranno quindi il 22 novembre, in quello che sarà il primo ballottaggio nella storia del Paese.
Sul fronte dei dati, Scioli, candidato del “Frente para la victoria” e anch’egli di origine italiane, ha battuto Macri per pochi voti, ma politicamente il grande vincitore è proprio il leader della coalizione “Cambiemos”, la cui famiglia è originaria della costa ionica reggina.
Macri, che proviene da una famiglia che si è imposta in Argentina, ha esultato durante lo spoglio: «Quanto successo questa notte cambia la politica argentina», ha detto in mezzo alla festa dei suoi sostenitori nel bunker di “Cambiemos”. Un risultato per nulla scontato, con Macri che ha aggiunto: «Siamo molto contenti. Nella politica argentina è in corso un cambiamento trascendentale, assoluto. E’ l’inizio di una nuova tappa».
CHI E’ MAURICIO MACRI
Mauricio Macri, 56 anni, figlio dell’imprenditore e magnate di origine calabresi Franco Macri, che arrivò in Argentina nel gennaio del 1949; è capo del governo di Buenos Aires e candidato dell’opposizione con Cambiamo. La sua famiglia, indicata come una delle più potenti in Argentina, con affari nel mondo delle automobili, è originaria della costa ionica reggina. Manca, al suo cognome, solo l’accento, perso nel tempo e nella traduzione del cognome. E nella storia di questo “rampante” calabrese c’è anche la passione per il calcio, al punto da avere ereditato il soprannome di “Berlusconi argenino” dopo avere guidato per alcuni anni, da presidente, la forte squadra del Boca Junior, la più forte squadra argentina.