Argiroffi, la storia di un galantuomo
redazione | Il 03, Feb 2014
Gli errori di una parte del Pds all’origine della grande sconfitta del periodo 1993/97
di LUIGI LONGO
Argiroffi, la storia di un galantuomo
Gli errori di una parte del Pds all’origine della grande sconfitta del periodo 1993/97
di Luigi Longo
Ho conosciuto Emilo Argiroffi quando avevo i calzoncini corti, io ero un giovane socialista da poco diventato segretario regionale in Calabria, lui un uomo politico, medico, poeta e scrittore affermato. Il suo fascino, la sua cultura, il suo prestigio, il suo modo elegante di comunicare con le persone affascinava sia quelli di sinistra che quelli che con la sinistra non c’entravano un bel nulla. Anni terribili a Taurianova, essere di sinistra era merce rara. Nella nostra cittadina il dominio della famiglia Macrì si respirava in ogni angolo del paese. Del PSI ed PCI, su 30 consiglieri comunali, al massimo ne eleggevano 11 (8 i socialisti e 3 i comunisti). Argiroffi era considerato all’interno del suo stesso partito un liberal socialista atipico per la maggioranza di allora del Pci. Essere della corrente migliorista di Napolitano e Tato’ significava essere minoranza all’interno dello stesso Pci. Dunque Argiroffi minoranza a Roma e opposizione a Taurianova. Eppure da senatore della Repubblica viene ricordato per essersi attivato in Parlamento nell’approvare leggi che hanno influito sul sistema Italia.
Una su tutte, la legge sugli asili nido pubblici, che consentì a milioni di italiani di poter usufruire di uno strumento importante per dare un’educazione pubblica ai loro figli. Nell’Italia di quel periodo erano in pochi a poter permettersi di dare istruzione ai propri bimbi. Di quella legge il senatore fu relatore in Senato e contribuì più di tutti a farla approvare in Parlamento. Sindaco di Taurianova fu eletto per puro caso. La nostra cittadina usciva da un commissariamento per mafia e da una guerra di ‘ndrangheta che sconvolse le coscienze di ognuno di noi. I morti ammazzati all’epoca si contavano ogni giorno per strada, in ogni angolo si respirava un clima di paura e terrore. Argiroffi con la sua unica lista civica battè il candidato della famiglia Macrì, Gino Cordova. La vittoria di Argiroffi fu schiacciante, impressionante e forse irripetibile per la sinistra.
Ma anche piena di errori politici oltre che tattici. Per esempio la presunzione di una parte degli ex comunisti dell’epoca, di far tutto da soli, come se la vittoria di Argiroffi fosse determinata dal vecchio Pci, convinti che Taurianova ad un certo punto della propria vita potesse cambiare connotati, diventando una cittadina rossa. Fu un gravissimo errore politico storico che a distanza di 20 anni ancora paghiamo a sinistra. La vittoria di Argiroffi fu un mix di fattori unici per la storia politica del momento. Lo scioglimento per mafia di Taurianova coinvolse in pieno lo stato maggiore della Dc locale. Gli effetti mediatici di quello scioglimento varco’ i confini del nostro paese. Per Taurianova è nata una legge ad hoc sullo scioglimento dei consigli comunali per mafia, nel 1991. La fine dell’impero democristiano locale sotto la mannaia dello scioglimento per ‘ndrangheta, lo smantellamento della Dc nazionale regionale e provinciale sconvolta dall’inchiesta denominata Tangentopoli provoco’ un corto circuito inimmaginabile fino a qualche tempo addietro. La stessa legge sui sindaci, con l’elezione diretta da parte del popolo provoco’ uno scossone incredibile. All’inizio la legge sull’elezione diretta dei sindaci fu capita da pochi.
Diventava fondamentale in fase di ballottaggio l’immagine dei due candidati a sindaco. Le liste collegate in questa fase hanno un potere di condizionamento minore. I motivi sono molteplici. Il confronto tra Argiroffi e Cordova non è mai esistito. Il divario politico e di immagine tra i due era irraggiungibile per Cordova. L’unico errore di Argiroffi era quello di non aver capito che le imposizioni del suo partito non lo portavano da nessuna parte. L’occasione di costruire una grande forza riformista, liberal e di massa a Taurianova, fallì per la voglia di vendetta di una piccola parte del PDS dell’epoca.
A Taurianova la storia del PSI e del Pci era intrecciata in battaglie politiche comuni, indipendentemente dalle posizioni a livello nazionale dei due partiti. Ecco scindere la storia di uomini e donne del PSI e del PCI taurianovese dal resto del contesto nazionale fu un grave errore politico. Argiroffi era e rimane una gran persona perbene, ed accostare il percorso politico di Emilio alla famiglia Macrì è veramente fuori luogo. Due stili politici diversi differenti, due modi di guardare alla politica totalmente all’opposto. Tutti sapevamo che intorno ad Argiroffi bisognava costruire una squadra politica ed amministrativa per affrontare al meglio la sfida del futuro. La liquidazione di immagine di Argiroffi fu fatto all’interno del suo stesso partito. Con un errore politico madornale, quello di non capire, che la caduta di Argiroffi significava la caduta di tutti. Ecco la presunzione, un’arma terribile all’interno di una parte della sinistra.
IL PERCORSO AMMINISTRATIVO DELLA GIUNTA ARGIROFFI 1993/97
I primi due anni di amministrazione fu liquidata in maniera frettolosa con gli arresti di una parte della dirigenza del PDS con a capo il vice sindaco Falleti. Un dramma per la sinistra locale. Arresti ed indagine che si sono rilevati un bluff. Tutti assolti perché il fatto non sussiste. I commenti ulteriori sono superflui. Nella seconda fase della giunta Argiroffi, tutto si può rimproverare ma va anche dato merito di un grande contributo nel risanare i conti comunali. Va ricordato che Argiroffi ereditò un disastro amministrativo e politico dalle giunte della Dc. La stessa programmazione delle opere pubbliche di quella giunta fu portata avanti dal 1997 in poi dalla giunta Biasi. Lo stesso famoso tesoretto di liquidità economica rientra in quella grande capacità di governare della giunta Argiroffi. Due anni di buon amministrazione per pianificare il futuro della città, ma non sufficienti per poter invertire il danno di immagine di chi lavorava al fianco di Emilio Argiroffi. Infatti i frutti politici di una amministrazione Argiroffi, sana ed oculata li incamerò Roy Biasi, eletto nel 1997 sindaco della città al posto dell’ex senatore.
Per anni, la stella di Biasi poté splendere grazie al tesoretto accumulato dalla giunta Argiroffi ed alle opere pubbliche programmate da tre splendidi assessori Cannata’, Bernava e Amuso. Ma se ci fosse stata una classe dirigente a sinistra, il periodo 1993/97, poteva diventare il quadriennio della svolta a Taurianova. Ma a sinistra si ragiona diversamente…..i particolarismi e le ambizioni personali vengono prima di tutto. Ad un certo punto in una parte della sinistra si era convinti che senza Argiroffi e la sua immagine si potesse vincere, per la seconda volta. Anzi per alcuni dirigenti politici era solo un ostacolo alla vittoria…. Una miopia politica incredibile! Sulla sua vita personale, non voglio per nessuna ragione al mondo commentare la decisione della sorella di donare il tutto alla fondazione “L. Repaci” del comune di Palmi. Il tutto rientra nella sua sfera personale familiare, cui non abbiamo nessun diritto di entrare. D’altronde riconfermo il mio pensiero di qualche giorno addietro. La nostra città era in grado di poter accogliere l’eredità del poeta e scrittore Argiroffi?
Luigi Longo
Testimone oculare anni 1993/97
Ex consigliere comunale
Ex segretario PSI e Sdi
Ex candidato alla provincia Psi e Sdi
Editore di Approdonews
Piccolo imprenditore e giornalista