Armando Neri: “a Reggio in scena il teatro dell’assurdo” Il blocco della Commissione Bilancio rispecchia la fase di recessione politica che vive Reggio Calabria
La Città è oggi il triste palco del famigerato dramma dal titolo “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Un vero e proprio teatro dell’assurdo, in cui all’assenza di una nuova Giunta si aggiunge addirittura il totale blocco della Commissione Bilancio, che rispecchia la fase di stallo e recessione politica che vive Reggio Calabria. Ricordo bene che anche dopo le amministrative del 2020 non si riusciva a trovare un Presidente per questa Commissione: alla fine, pur di non creare un blocco che avrebbe danneggiato severamente la Città, fui io ad assumermi la responsabilità e l’onere di guidarla, pur avendo svolto fino a poco tempo prima il ruolo di Assessore al Bilancio. Adesso come mai nessun Consigliere della maggioranza intende assumersi questa responsabilità nell’interesse della Città? Come mai nessuno vuole servire la nostra Comunità? La Commissione Bilancio è tra gli organi più importanti del Comune, da cui passano atti, discussioni e azioni politiche fondamentali per il presente ed il futuro della Città. Eppure da molto tempo non si riunisce, perché ancora questa maggioranza non ha scelto il Presidente, paralizzando di fatto i lavori della Commissione Bilancio, che si occupa di bilancio e tributi, programmazione, controllo di gestione, controllo e garanzia dell’efficienza e dell’efficacia dell’organizzazione comunale, personale ed ordinamento degli uffici. Tutti temi che riguardano la vita quotidiana dell’amministrazione e quindi dei cittadini. Sono molti gli atti urgenti di cui si dovrebbe discutere subito in questa Commissione: fra gli altri cito la discussione del Bilancio Consolidato, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 settembre e la cui mancata adozione non consente di procedere con le assunzioni, cito la mozione che insieme al Consigliere Cardia abbiamo presentato per l’aumento delle ore di lavoro dei dipendenti comunali ex legge 31 e legge 15, il prossimo bilancio di previsione, etc. Nemmeno i diritti dei lavoratori dipendenti sono più tutelati. Tutte questioni centrali per la Città, che però non possono essere discusse perché Sindaco e maggioranza sono in tutt’altre faccende affaccendati, come ho già ribadito nei giorni scorsi. Ci deve essere un limite a questo menefreghismo politico da parte di una maggioranza indifferente e ormai stanca, ai titoli di coda. In senso costruttivo e nell’interesse della Città, ho sollecitato più volte nei giorni scorsi la risoluzione di questo stallo, ma invano. L’auspicio è quello di uscire quanto prima da questo teatro dell’assurdo e che cali presto il sipario su questa amministrazione occupata solo a comporre il puzzle delle poltrone. Ma perfino lì i risultati sono scarsi.