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Arrestato Varacalli, il pentito in fuga da 43 giorni. Ha svelato i nomi dei ‘ndranghetisti in Piemonte

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L’uomo è il teste chiave nel processo “Minotauro” che ha permesso di ricostruire le dinamiche delle cosche calabresi con l’individuazione di 450 affiliati. Era fuggito lo scorso mese di agosto dalla sua casa in Sardegna, dove era agli arresti domiciliari per vari reati

Arrestato Varacalli, il pentito in fuga da 43 giorni. Ha svelato i nomi dei ‘ndranghetisti in Piemonte

L’uomo è il teste chiave nel processo “Minotauro” che ha permesso di ricostruire le dinamiche delle cosche calabresi con l’individuazione di 450 affiliati. Era fuggito lo scorso mese di agosto dalla sua casa in Sardegna, dove era agli arresti domiciliari per vari reati

 

 

TORINO – I carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno arrestato il pentito Rocco Varacalli, figura chiave nell’inchiesta “Minotauro” contre le cosche della ‘ndrangheta attive in Piemonte. L’uomo è stato rintracciato dopo quarantadue giorni di fuga. Era stato arrestato lo scorso gennaio, in Sardegna, per furto di rame, traffico di droga e per il presunto coinvolgimento nell’omicidio di Alberto Corona, un pastore alle sue dipendenze, trovato morto nel febbraio 2009. L’operazione contro le cosche aveva portato all’individuazione di 450 affiliati alle ‘ndrine calabresi, con intrecci tra mafia e politica svelati proprio dalle dichiarazioni di Varacalli.

L’uomo era sparito la fine di agosto dalla Sardegna, dove si trovava agli arresti domiciliari. Mercoledì mattina i carabinieri lo hanno rintracciato in una villetta bifamiliare, sulla collina di Castellamonte, a casa dell’ex suocero, Antonio Staltari, anche lui agli arresti domiciliari, ma l’unico su cui il pentito poteva ancora contare.