Arriva la prima casa di riposo per anziani gay in Svizzera Un'associazione denominata Queer Altern fondata ieri, nella città di Zurigo ha annunciato di averne in progetto una struttura entro tre o quattro anni
L’anno scorso era stata la Ministra francese Michele Delaunay a proporre la realizzazione
di case di riposo per accompagnare la vecchiaia delle persone lesbiche, gay, bisessuali,
transessuali e sieropositive che sono numerose, hanno bisogno di cure specifiche
e a volte sono stigmatizzate”. Nel novembre del 2013 l’esponente del governo francese
aveva presentato un rapporto nel quale Nel evidenziava come attualmente nelle case
di riposo esistano forme di discriminazione contro gli omosessuali. La condivisibile
proposta, evidentemente, è stata apprezzata anche nella vicina Svizzera che avrebbe
anticipato la materiale realizzazione di queste strutture. In particolare, un’associazione
denominata Queer Altern fondata ieri, nella città di Zurigo ha annunciato di averne
in progetto una struttura entro tre o quattro anni.Vincenzo Paolino, uno degli ideatori,
in un’intervista rilasciata alla RTS, ha affermato che non sarà comunque pensata
unicamente per lesbiche, gay e transessuali, ma le porte saranno aperte a tutti.
Secondo un sondaggio realizzato all’inizio del 2013 in Svizzera, più dell’80%
delle persone interrogate riteneva necessaria una struttura di questo tipo.L’unico
esempio di casa di riposo di tal genere, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti” risulta essere stata realizzata a Berlino. Ancora
una volta, però alla luce di questa iniziativa a due passi dai nostri confini sorge
spontanea la domanda se idee del genere possano, almeno in astratto, acuire le discriminazioni
che permangono in Italia quando si parla di omosessualità. Ovviamente il nostro
Paese in questo si distingue per arretratezza culturale che solo attraverso una concreta
normativa che abbatta le barriere socio-culturali presenti, anche per il mezzo di
leggi anti omofobìa, potrà essere superata.