Rassegna “Arte che parla”, Miriam Giorgi a Taurianova A fare gli onori di casa l'assessore alla cultura Luigi Mamone
La giovanissima scrittrice Miriam Giorgi, 17 anni, di San Luca, insignita per meriti
letterari dell’ onorificenza di “Alfiere della Repubblica” da parte del Presidente
Mattarella, e’ stata ospite dell’Assessore alla Cultura di Taurianova, Luigi Mamone,
nel corso di un incontro con l’autore nel Salone delle Feste dell’ex Municipio di
Radicena condotto da Amalia Papasidero e Simona Mileto con il supporto della scrittrice
Marzia Matalone nel contesto degli appuntamenti della rassegna ” Arte che parla”.
La giovanissima scrittrice ha impressionato il pubblico per la maturita’ e la ricchezza
del proprio linguaggio narrativo che – a prescindere dal genere fantasy dei due volumi
della saga Angels- impressiona per lo stile asciutto, assolutamente scevro da ridondanze
e impropri utilizzi di aggettivazione, e capace pertanto di calare il lettore in
atmosfere mitteleuropee assolutamente lontane dal provincialismo e dai luoghi comuni
di uno strapaese incapace di elidere i pregiudizi e la subalternità letteraria degli
ultimi anni, portandola a descrivere con rara maestria l’eterno confronto fra il
bene e il male. Ma oltre a cio’ Miriam Giorgi, studentessa di ragioneria con il sogno
di fare l’ingegnere e la passione per la lettura al punto da aver dato vita ad
un seguito blog sul quale recensisce le nuove pubblicazioni di moltissimi autori
e case editrici, e’ uno dei tanti giovani che attraverso la lettura e la scrittura
dimostrano che solo la cultura possa vincere l’ isolamento e la cortina di prevenzione
che circonda la Calabria in generale, e i paesi della locride e San Luca in particolare.Gli
angeli- ha detto la Giorgi- li immagino buoni, ” custodi” , “nascosti” che operano
sotto apparenze umane o “caduti “,divenuti cattivi, e “disertori”, che deviano dal
bene per seguire il male. Un po’ la parafrasi di quanto accade nella vita. L’ Assessore
Mamone nel suo saluto ha sottolineato come la Giorgi sia la conferma dell’emergere
del tanto auspicato nuovo linguaggio narrativo calabrese . Non casualmente la targa
con cui e’ stata omaggiata ha come motivazione : ” Alfiere della Repubblica e pioniere
di una nuova narrativa calabrese “.