“Asp Reggio Calabria: sanità in balìa di incapaci” Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni
«La sanità reggina è in balìa di dirigenti incapaci e, a quanto sembra, perfino affetti da evidenti disturbi della personalità». Lo afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. «Quanto sta avvenendo nell’Asp di Reggio e nella sanità calabrese – continua la parlamentare – è molto preoccupante ed evidenzia chiaramente la guerra di potere in atto in un settore che, invece, dovrebbe avere tra le priorità la salute dei cittadini».
«In questo scenario mortificante – prosegue Dieni –, si assiste con sbigottimento ad accuse incrociate, a prese di posizione contraddittorie e ingiustificabili e a difese d’ufficio francamente insostenibili. Ricapitoliamo: il governatore Oliverio ha affidato a Giacomino Brancati la guida dell’Asp di Reggio, dapprima nominandolo commissario e poi riconfermandolo quale direttore generale. Il manager, in questi anni, come riferiscono i sindacati, le forze sociali, i dipendenti, gli operatori sanitari e perfino le cronache giudiziarie, ne ha combinate più di Bertoldo, ma il presidente della Regione non gli ha mai fatto mancare la fiducia e lo ha tenuto ben saldo al suo posto. Il principale accusatore di Brancati, viceversa, è sempre stato il commissario della Sanità, Massimo Scura, che, almeno in una occasione, ha accusato senza mezzi termini il dg di incompetenza e lo ha formalmente invitato a rassegnare le sue dimissioni».
«Adesso, però – osserva la portavoce del Movimento –, assistiamo a un colpo di scena grottesco, a un ribaltamento delle posizioni repentino e del tutto incomprensibile. Risale a pochi giorni fa, infatti, una nuova richiesta di dimissioni di Brancati. Solo che, stavolta, non è lo storico accusatore Scura a chiederle, bensì il vecchio difensore Oliverio. Scura, a sua volta, non si è conformato alle sue precedenti risoluzioni, ma si è invece messo a recitare la parte dell’avvocato al servizio di quello stesso dg che, solo pochi mesi prima, voleva sbattere fuori da quella che lui stesso definì “l’Asp peggiore d’Europa”».
«Brancati, questa è l’unica cosa certa – puntualizza Dieni –, almeno per un certo periodo è stato considerato, sia dal commissario che dal governatore, non all’altezza del suo importante ruolo. E la cosa più sconvolgente è che il dg, malgrado le gravi censure formulate prima da Scura e ora da Oliverio, a breve potrebbe anche essere “promosso” a capo del dipartimento Salute della Regione».
I calabresi, insomma – aggiunge la deputata 5 Stelle –, stanno assistendo a uno squallido e incomprensibile teatrino, allestito da attori che, con supremo sprezzo del ridicolo, sembrano perseguire l’unico fine dell’occupazione del potere, lasciando i bisogni dei pazienti e dei cittadini dietro le quinte, lontani dalle luci della ribalta che illuminano solo la pochezza politica e programmatica di questa presunta classe dirigente».