Asp Reggio Calabria, Scaffidi rischia il posto di Commissario, i vertici della Cisl lo “denunciano” all’Anac "La situazione di incompatibilità dovuta alla circostanza di rivestire una carica in organizzazioni sindacali"
Sul Commissario straordinario dell’Asp Reggio Calabria si chiede l’intervento dell’Autorità anticorruzione. È quanto chiede il sindacato Cisl Funzione Pubblica per via del legale, avv. Giuseppe Mazzotta. Il motivo riguarda l’incompatibilità di cui all’art. 53 comma 1-bis della D. Lgs 165/2001.
Nell’esposto all’Anac si legge che “Tuttavia al momento del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario, il dott. Scaffidi, verosimilmente (…) ricopriva un incarico di dirigente sindacala”, la stessa cosa, si legge nell’esposto, riguarda anche la figura del Direttore sanitario (dott. Minniti), in quanto nominato dallo stesso Scaffidi con prot. 420 del 20 aprile 2021 per la durata di due anni. Viene riportato che “Tuttavia, al momento del conferimento dell’incarico di Direttore Sanitario, il dott. Minniti, ricopriva un incarico di dirigente sindacale, (…) e che con determina n. 570 del 01/06/2021 veniva revocato il distacco sindacale al 50%”. Ed è questa la prova, come si legge nell’esposto all’Anac sul ruolo sindacale di Minniti.
Nella lettera si fa riferimento alla normativa in vigore, ossia all’art. 52 del Dlgs n. 150 del 27 ottobre 2009 che ha modificato l’art. 53 del Dgs 165/2001 con comme 1-bis, “1-bis. Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni”.
Così come viene riportato, “la situazione di incompatibilità dovuta alla circostanza di rivestire una carica in organizzazioni sindacali non è rimovibile, come chiaro dalla circolare n.11/2010, poiché solo il decorso del tempo previsto può rendere possibile il conferimento dell’incarico nell’amministrazione”.
L’esposto infine riportando che “Nel caso che ci interessa, sia il dott. Scaffidi che il dott. Minniti, occupano posizioni di vertice, all’interno dell’Amministrazione, certamente investite della trattazione delle materie testé specificate, rispetto alle quali si rende necessaria la verifica dell’applicabilità del divieto analizzato al fine di impedire il condizionamento che la norma ha inteso evitare”.
La Cils -FP nell’esposto presentato dall’avv. Mazzotta con la firma di Luciana Giordano e di Vincenzo Sera, chiedono all’Authority anticorruzione “l’assunzione di tutti i provvedimenti che saranno ritenuti opportuni”, ovviamente dopo la “valutazione delle circostanze”.