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Asse Pdl-Lega: il Senato dice sì al semipresidenzialismo

Asse Pdl-Lega: il Senato dice sì al semipresidenzialismo

| Il 25, Lug 2012

Passa la norma che introduce in Costituzione l’elezione diretta del capo dello Stato

Asse Pdl-Lega: il Senato dice sì al semipresidenzialismo

Passa la norma che introduce in Costituzione l’elezione diretta del capo dello Stato

 

 

(ANSA) L’Aula del Senato, con i voti di Lega, Pdl e CN, dice sì al semipresidenzialismo. Ottiene il via libera l’emendamento (9.0.500) all’art.9 del testo delle riforme costituzionali che prevede l’elezione diretta a suffragio universale del presidente della Repubblica. I senatori del Pd e dell’Idv hanno abbandonato i lavori dell’Aula per protesta contro la decisione del Pdl e della Lega di andare avanti con le votazioni.

La norma appena approvata modifica l’articolo 83 della Costituzione e introduce il semipresidenzialismo. Nel testo, firmato dai vertici del gruppo del Pdl Maurigio Gasparri e Gaetano Quagliariello si prevede che il presidente della Repubblica sia “il Capo dello Stato” che rappresenta l’unità della nazione e ne garantisce l’indipendenza. Il Capo dello Stato avrà il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione; di assicurare il rispetto dei trattati e degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia a organizzazioni internazionali e sovranazionali. Rappresenta l’Italia in sede internazionale ed europea. Ed è eletto a suffragio universale e diretto. Gli elettori sono tutti i cittadini che hanno compiuto la maggiore età.

Il senatore del Pdl Giuseppe Pisanu si astiene sull’emendamento sul semipresidenzialismo sostenendo che è stato “un errore politico rompere l’intesa sul testo Abc”. Pisanu dice di non esser contrario all’elezione diretta del presidente della Repubblica ma accusa il suo partito di aver “compromesso il cammino delle riforme”.

ALFANO, BENE OK SEMIPRESIDENZIALISMO, ORA SI’ CAMERA – “Il Senato ha approvato l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Ora tocca alla Camera. Speriamo che il Pd non faccia perdere questa occasione all’Italia”. Lo scrive su twitter il segretario del Pdl Angelino Alfano.

BERSANI, DA PDL-LEGA DIVERSIVO SENZA COSTRUTTO – “Un diversivo senza costrutto, spero solo che in questo gesto irresponsabile, inutile e del tutto inconcludente non si facciano deroghe a quello che dobbiamo fare subito, la riforma elettorale”. Pier Luigi Bersani attacca così l’asse tra Pdl e Lega che ha portato oggi in Senato alla approvazione di un emendamento sul semipresidenzialismo.

BERSANI, LEGGE ELETTORALE VA FATTA SUBITISSIMO – “La legge elettorale va fatta subitissimo e noi ci presentiamo in modo assolutamente flessibile. Il problema non è quale riforma si fa, ma se si vuol fare. Questo è il punto”. Bersani, arrivando al Pd per la segreteria del partito, ribadisce l’urgenza della riforma del Porcellum. “Noi siamo disposti a ragionare – spiega – e abbiamo messo solo due paletti (il premio di governabilità e i collegi, ndr). Il problema non è vedere che cosa si fa ma se si vuol fare. Attendiamo notizie”.

BERSANI,DISPOSTI A PRIMO OK AD AGOSTO – “Nonostante lo sgambetto di oggi sul semipresidenzialismo, non rinunciamo ad un confronto sulla riforma elettorale. Noi siamo pronti anche domani mattina e già in agosto a passare in parlamento per un primo ok”. Così Pier Luigi Bersani ribadendo i due paletti del Pd (premio governabilità e collegi). In base ai due paletti del Pd, per Bersani “ci sono n. soluzioni, cinque o sei, e noi siamo pronti a discutere, aperti e flessibili e siamo pronti a chiudere. Sento dire che sono pronti anche loro: aspetto notizie. Nelle prossime ore aspetto notizie.