Assessore Arena: “Porto di Gioia infrastruttura strategica per tutta l’Italia”
redazione | Il 13, Ago 2014
“La politica calabrese dovrebbe chiedere al Premier Renzi che il Governo assuma concreti impegni per la valorizzazione di una infrastruttura che per le sue caratteristiche e peculiarità è stata scelta per la delicata e rischiosa operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane”
Assessore Arena: “Porto di Gioia infrastruttura strategica per tutta l’Italia”
“La politica calabrese dovrebbe chiedere al Premier Renzi che il Governo assuma concreti impegni per la valorizzazione di una infrastruttura che per le sue caratteristiche e peculiarità è stata scelta per la delicata e rischiosa operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane”
“La visita del Presidente del Consiglio mi induce una riflessione sul ruolo della Calabria nell’economia nazionale e sulla necessità di mettere in atto un nuovo e diverso modo di interloquire con le istituzioni statali”. Lo dichiara l’Assessore regionale alle attività produttive Demetrio Arena. “Ritengo che sia venuto il momento di cambiare radicalmente l’approccio nel guardare alle risorse presenti nella nostra regione – spiega Arena – a cominciare dal porto di Gioia Tauro. La politica calabrese dovrebbe chiedere al Premier Renzi che il Governo assuma concreti impegni per la valorizzazione di una infrastruttura che per le sue caratteristiche e peculiarità è stata scelta per la delicata e rischiosa operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane. In quella circostanza Gioia Tauro è stata alla ribalta internazionale: il rischio è che, spenti i riflettori, ricada nel dimenticatoio. Sin dall’insediamento dell’amministrazione Scopelliti, si è dato un forte impulso a questa infrastruttura con la sottoscrizione di un APQ per 470 milioni di euro. Oggi ha anche preso corpo la possibilità di un provvedimento a costo zero come la Zona Economica Speciale (ZES). Sono numerosi i bandi prodotti per valorizzare tutta l’area, ma il mio obiettivo non è assolutamente quello di elencare le varie azioni messe in campo. Il messaggio è diverso: mai come oggi il Governo deve comprendere che non chiediamo aiuto e assistenza, non mendichiamo nulla, non ci interessano “favori”. Dopo decenni di miopia politica, sia a livello locale che nazionale, deve esserci la consapevolezza che il porto di Gioia Tauro è una infrastruttura strategica per il nostro Paese, imprescindibile per la sua ripresa. Occorre capovolgere totalmente la prospettiva: in Calabria esiste un’area che per centralità di posizione, valore infrastrutturale e peculiarità delle superfici circostanti, può assumere un ruolo di centralità non solo geografica ma soprattutto socioeconomica. Uno snodo straordinario nel settore dei trasporti, della logistica e delle altre attività connesse, capace di competere nel sistema complessivo delle strutture portuali presenti nel bacino del Mediterraneo. Urgono quindi provvedimenti immediati – prosegue l’Assessore Arena – anche in considerazione di quanto abbiamo letto su “Repubblica” circa l’esistenza di un documento con cui la Commissione Europea bacchetta l’Italia e prende corpo il rischio di perdere ben 40 miliardi di euro. Il Premier Renzi è a conoscenza del fatto che il porto di Gioia Tauro è sfruttato solo per il transhipment? Sa che esiste un retro porto in grado di diventare una straordinaria risorsa per creare sviluppo? O ancora, che ci sono difficoltà soprattutto per la costruzione del gateway? Che i bandi non attraggono particolarmente gli imprenditori a causa delle procedure farraginose? Che ben cinque enti hanno competenza in quell’area (i comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, l’Asi e l’Autorità Portuale) e non riescono a instaurare sinergie quando occorre stabilire le competenze e i diritti di ciascuno di essi? Che tutto ciò crea contenzioso e costituisce il principale ostacolo per chi vuole investire? La nostra forma mentis ci impone di individuare le criticità e indicare le possibili soluzioni, per cui io lancio subito la mia proposta. La famosa “cabina di regia” istituita per la Calabria sia riempita anche di questi contenuti e venga coinvolta la Regione, che è in grado di portare al tavolo gli aspetti che maggiormente ostacolano lo sviluppo dell’area. Il Premier Renzi non si lasci sfuggire questa occasione: sfrutti al meglio le potenzialità della nostra terra! La Calabria non può essere considerata solo un peso per il Paese, ma soprattutto una risorsa. L’attuale crisi economica non può essere superata senza un’adeguata politica per il sud, senza il meridione non ci può essere una vera ripresa: Renzi lo sa bene ed io gli auguro che la sua visita in Calabria non venga ricordata come l’ennesima passerella intrisa di annunci, ma per segnali concreti di discontinuità con il passato. Il porto di Gioia Tauro è un vero assist per il suo Governo: sia bravo a mettere la palla in rete. Al resto – conclude l’Assessore regionale alle attività produttive Demetrio Arena – ci dovrà pensare la comunità e la classe dirigente calabrese”.