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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Associazione a delinquere, chiesto rinvio giudizio Occhiuto Il sindaco di Cosenza: "Ho la coscienza a posto, dimostrerò la mia assoluta estraneità"

Associazione a delinquere, chiesto rinvio giudizio Occhiuto Il sindaco di Cosenza: "Ho la coscienza a posto, dimostrerò la mia assoluta estraneità"
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Associazione a delinquere finalizzata a commettere reati quali peculato, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Con l’accusa è di aver dirottato soldi pubblici destinati alla realizzazione di progetti ambientali all’estero, la Procura di Roma ha rinviato a giudizio 27 persone tra le quali spiccano i none dell’attuale Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, dell’ex Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e della compagna Martina Hauser già assessore del comune Bruzio. Secondo i PM della capitale titolari dell’inchiesta, Alberto Galanti e il’aggiunto Paolo Ielo, grazie a società a lui riconducibili, Mario Occhiuto (in qualità di titolare di alcuni studi di architettura) avrebbe sviluppato dei progetti in Cina, finanziati o cofinanziati con fondi provenienti dal Ministero dell’Ambiente nel quale Corrado Clini era il potentissimo direttore Generale, prima di diventare Ministro nel governo Monti e con un lungo passato a Venezia come medico del lavoro, affidati senza alcun bando ad evidenza pubblica.

Un mega progetto, quello di Clini, di oltre 16 milioni di euro, che prevedeva la costruzione della sede eco-sostenibile del ministero dell’ambiente Cinese a Pechino. Architetto di quel progetto proprio l’attuale primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto, che nel 2009 diventò socio in affare con Massimo Martinelli, consulente del ministero dell’ambiente e coordinatore del programma SICP (Sino Italian Cooperation Program) anche lui indagato. Secondo i PM Occhiuto, per sdebitarsi, avrebbe nominato Martina Hauser assessore al Comune di Cosenza (che mise piede a Cosenza una sola volta dove inaugurò un canile, per poi dimettersi e scomparire).

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino di Cosenza alla notizia del suo rinvio a giudizio “Sono sicuro in coscienza di non aver commesso alcun reato che mi viene contestato. Siamo ancora in una fase procedimentale – precisa Occhiuto – nella quale gli elementi istruttori non sono valutati con il rigore della certezza, ma sono convinto che nelle successive fasi processuali sarà riconosciuta la mia estraneità ad ogni ipotesi accusatoria”.