Assotutela: «Tutelare centro storico di Girifalco» Il coordinatore di Assotutela Calabria Luigi Stranieri denuncia il piano triennale delle opere pubbliche approvato dal Comune catanzarese
“Nello studiare gli atti relativi al consiglio del 28 Agosto, analizzando quelli relativi al piano triennale delle opere pubbliche, più una rivista horror-scientifica che un lavoro attento, scrupoloso e realizzabile,ho scoperto che tutto il mondo è paese avendo constatato che distruggere il
patrimonio e il valore storico di un territorio non è cosa grave neanche qui da noi. Sicuramente è una logica di questo tipo che muove la programmazione della realizzazione della” casa della cultura”, ennesimo sorprendente cubo di cemento,in uno degli scorci più suggestivi e incantevoli del centro storico:la piazzetta Fratelli Bandiera. La maggioranza, sollecitata ad una discussione in consiglio sul fatto che nel centro storico risiedano le radici della comunità, mi ha lasciato l’impressione di parlare con un consesso avulso ed estraneo dal contesto.
Le risposte, infatti, sono state di autoassoluzione, contraddittorie e comunque lontano da un’idea di rivalutazione e tutela del centro storico ,tanto che mi è stato risposto dall’assessore alla cultura la sig.ra Sestito che “i disagi sociali si sconfiggono con la cultura”. Giustappunto cultura non ennesima colata di cemento che si pretende debba sostituire e prendere il posto del già esistente e per ciò stesso testimonianza viva e parlante del passato. D’altra parte sembra un passatempo e una propensione locale la vocazione a distruggere il centro storico; mi chiedo e rivolgo la medesima domanda ai miei concittadini: come sia possibile distruggere ciò che bisogna salvaguardare e custodire in nome di una cultura che quanto più è sbandierata e invocata tanto più risulta svuotata e depauperata di significato e contenuti: valori, aspirazioni, ideali, speranze di un popolo, ma si esaurisce nel vuoto pronunciamento continuato della stessa. Esorto tutti i miei concittadini a prendere coscienza di ciò informandosi mediante documentazione direttamente letta e studiata per difendere e proteggere ciò che di bello c’è rimasto del nostro passato. Va da sé che non avverso
l’idea di” una casa della cultura”,ma non condivido,anzi biasimo e osteggerò con tutte le mie forze, la teoria della distruzione. D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un’amministrazione che blinda le somme per l’addetto stampa e il presidente del consiglio e taglia le esigue risorse per la cultura e lo stato sociale.Appare ironico:realizziamo “la casa della cultura”e annulliamo i fondi per la cultura (manifestazioni, archeologia,ecc.)” Lo dichiara in una nota il coordinatore di Assotutela
Calabria Luigi Stranieri.