AssoTutela denuncia l’Asl Roma E e diffida l’Asl Roma D e la Regiona per incuria
redazione | Il 19, Apr 2013
“Soldi sottratti alla salute pubblica”. “Asl Roma C, chiusa la Cardiologia Sant’Eugenio. Si specula e si perde tempo sulla pelle dei cittadini”. Dominici (Uil Fpl Roma): “Assurdo quello che sta accadendo nell’Asl Roma E con la Sabia”
AssoTutela denuncia l’Asl Roma E e diffida l’Asl Roma D e la Regiona per incuria
“Soldi sottratti alla salute pubblica”. “Asl Roma C, chiusa la Cardiologia Sant’Eugenio. Si specula e si perde tempo sulla pelle dei cittadini”. Dominici (Uil Fpl Roma): “Assurdo quello che sta accadendo nell’Asl Roma E con la Sabia”
“Presentato ieri, presso la Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto circostanziato e documentato in merito alla locazione di un immobile, da parte dell’Asl Roma E, ad oggi mai utilizzato. L’immobile destinato per attività ambulatoriali svolte nel presidio di via Offanengo fino a quando questa sede è divenuta inadeguata. In questo periodo invece di fornire servizi sanitari il nuovo plesso in affitto, situato in via Clauzetto, è oggetto di lavori di manutenzione”. Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. Per ovviare alle necessità assistenziali fin dal giugno 2010 l’azienda sanitaria ha provveduto a siglare un contratto preliminare che poi si è concretizzato in un contratto vero e proprio per 9 anni rinnovabile per altri 6 per un canone annuo di 205 mila euro più iva. A carico del conduttore erano poste tutte le opere di manutenzione, di riparazioni e di adeguamento strutturale. Pur non utilizzando l’immobile la Asl fino ad oggi ha impegnato per il canone di locazione risorse pari a 222.841 euro e per i lavori di adeguamento altri 617.100 euro. Un totale di 839.941 euro. “Una vergogna in audita. – conclude Maritato – Rincareremo la dose del sindacato che ha esposto alla procura, questi soldi sono stati sottratti alla salute pubblica”.
AssoTutela – Asl Roma E – “Azioni ambigue che si accumulano prima della caduta dall’impero a danno della salute pubblica”
“In ordine di importanza c’è senz’altro la revoca dell’incarico di direttore amministrativo all’avvocato Edoardo Polacco esperto giurista riconosciuto a livello nazionale ed europeo, siglata in data 15 aprile. Cosi esordiscono una serie di azioni ambigue che si accumulano prima della caduta dall’impero a danno della salute pubblica impegnando fondi dei pubblici cittadini da parte della Sabia, direttore sanitario Asl Rm E” lo dichiara in una nota il presidente di Assotutela – Michel Emi Maritato.
“Contemporaneamente ha disposto il trasferimento dalla direzione amministrativa di una diretta collaboratrice del direttore amministrativo. Altri due affidamenti di incarico a ingegneri professionisti per l’assegnazione della progettazione del preliminare per il sistema di verifica sismica dell’ospedale Oftalmico e dell’adeguamento del sistema antincendio dell’ospedale Santo Spirito. Altrettanto il manager Sabia, il 12 aprile, ha firmato il contatto di locazione per un immobile di via Cherubini ove sistemare una comunità terapeutica per malati psichiatrici oltre a cinque affidamenti di difesa legale ad altrettanti avvocati. Già in data 8 aprile aveva stilato la lista per l’individuazione dei vice primari e vice responsabile di alcuni reparti e specialistiche in assenza dei titolati. Sempre a quella data appartengono i provvedimenti per l’avvio di due progetti sociali con l’affidamento di incarico a personale esterno. Tra gli atti che potrebbero essere tacciati di inappropriatezza, anche la determinazione dirigenziale che trasforma una precedente domanda di aspettativa senza assegni dell’attuale direttore sanitario, Francesco Siciliano, in dimissioni dal servizio; siglata forse per agevolare la posizione giuridica dello stesso direttore sanitario. E’ vergognoso lo spreco di questi soldi pubblici sottratti alla salute. Invitiamo pertanto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ad intervenire tramite il suo commissario alla revoca degli atti. Ove così non fosse – conclude Maritato – annunciamo forme di protesta sotto la Regione Lazio”.
AssoTutela diffida per incuria Asl Roma D e Regione
AssoTutela, nella miriade di diffide che sta gestendo, ne invia una stamani alla Asl Roma D per le carenze gestionali del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale Grassi di Ostia scrivendo una nota al presidente del Lazio e commissario ad acta per la Sanità Zingaretti, nella quale spiega che nel presidio sia i posti letto che il personale sanitario sono insufficienti al servizio mentre gli infermieri sono costretti nei corridoi a fare i guardiani. “Una vergogna! La presenza di letti in soprannumero collocati nei corridoi, anche sino ad otto, a causa della continua richiesta di ricoveri, non garantisce, inoltre, quelle condizioni minime di sicurezza e di efficenza.” Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela – Michel Emi Maritato. “La tranquillità, la riservatezza e, soprattutto, il rispetto e la dignità umana delle persone risultano, in queste condizioni, fortemente compromesse. – prosegue Maritato – A tale proposito, si segnala il grave stato di abbandono e d’incuria nei confronti dei pazienti costretti a sistemazioni di fortuna. La salute della persona è un diritto inalienabile e non è ammissibile che un individuo bisognoso di cure debba “accontentarsi” di riuscire ad avere un posto letto. Non bisogna dimenticare, inoltre, che i ricoveri psichiatrici non possono rappresentare un trauma per il paziente, ma un cammino verso la guarigione”.
AssoTutela – Asl Roma C – Cardiologia Sant’Eugenio chiusa – Si specula e si perde tempo sulla pelle dei cittadini
“L’unità operativa complessa di Cardiologia dell’Ospedale Sant’ Eugenio, l’unico ospedale pubblico dell’Eur e della Asl Roma C, una delle Asl più grandi d’Italia, con un pronto soccorso che gestisce più di 70.000 accessi all’anno, è chiusa dal 6 marzo nella totale indifferenza. All’origine c’è una diffida della Regione che, dopo mesi dalla realizzazione della nuova ala del Sant’Eugenio, si accorge che manca ancora la sua autorizzazione dopo averne finanziato e inaugurato l’opera”. Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Nonostante il certificato di agibilità, richiesto pretestuosamente dagli organi regionali della precedente legislatura, sia stato ottenuto, l’Agenzia di Sanità Pubblica continua a tenere chiuso il
reparto di Cardiologia. Stamattina procederemo con una denuncia querela alla procura alla regione Lazio nei confronti di Nicola Zingaretti, del direttore sanitario Asl Roma C e l’Asp, con la gravissima accusa di aver negato il diritto alla salute alle migliaia di cittadini che si rivolgono al Sant’ Eugenio. Chiediamo una soluzione urgente e definitiva per la Cardiologia del Sant’Eugenio. Il quadrante sud – ovest di Roma è l’area a maggior crescita e densità abitativa ed è inaccettabile che 600mila cittadini dell’Eur e dintorni siano stati privati di un punto di riferimento d’eccellenza per la cura di patologie cardiologiche, tra le quali l’infarto, per il quale c’è bisogno di tempi d’intervento brevissimi, in quanto determinanti per la sopravvivenza, e rischino di morire per il ritardo dovuto al trasferimento in altri ospedali, solo perché l’unica emodinamica pubblica di zona resta chiusa per meri cavilli burocratici. Speculare e perdere tempo sulla pelle dei cittadini è una cosa indegna”.
Dominici (Uil Fpl Roma): “Assurdo quello che sta accadendo nell’Asl Roma E con la Sabia”
“In odore di commissariamento la Sabia ha preparato, ma fortunatamente senza esito grazie alla sensibilità giuridica del sostituto del direttore amministrativo attualmente in malattia, delibere di conferimento di incarico in qualità di capo dipartimento.Ma l’elenco di ciò che ha fatto e sta tuttora facendo la Dottoressa Sabia è lungo.Ha fatto una determinazione dirigenziale ora per allora, trasformando una precedente domanda di aspettativa senza assegni dell’attuale direttore sanitario Dott. Francesco Siciliano, in dimissioni dal servizio; questo, a nostro avviso, per agevolare evidentemente la posizione giuridica dello stesso direttore Sanitario. Cosa assolutamente impossibile tecnicamente.Ha elaborato senza concertazione con le organizzazioni sindacali il codice di disciplina di tutto il personale di comparto.Oggi ha disposto trasferimenti di personale ed in particolare ha trasferito dalla direzione amministrativa una diretta collaboratrice del Direttore Amministrativo che, sempre nella giornata odierna, è stato destituito con una semplice lettera rispetto invece alla sua nomina precedentemente avvenuta con delibera.Ha disposto il cambiamento delle serrature nella direzione amministrativa.Ha firmato anche una lettera di mobilità ad un dipendente dell’azienda.E ripetiamo che tutto questo sta avvenendo a pochi giorni dall’insediamento (giovedi prossimo) del nuovo Commissario Dott. Angelo Tanese a cui auguro un proficuo e sereno lavoro. Invitiamo vivamente il neo commissario a verificare attentamente le attività di questi anni: Si veda emodinamica del San Carlo; Si veda destituzione del 1 direttore sanitario Dott. Sacerdote e del secondo.Si veda la cessione dei 4 padiglioni di Santa Maria della Pietà da sempre in bilancio in conto capitale e ceduti alla regione, procurando una notevole perdita.E chiediamo una verifica sulle ingenti spese a favore del consulente legale ed un monitoraggio sull’attività costante giornaliera del consulente Franco Condò”. Lo dichiara in una nota il Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici