AssoTutela: “Matera, capitale culturale e un treno che si chiama desiderio” "Tagliata fuori dall'Europa a causa di un blocco dei lavori ferroviari. Sperperati 270 milioni"
“In Italia non ci smentiamo mai: grandi festeggiamenti per il prestigioso
riconoscimento che consente alla ‘Città dei Sassi’ di avere il primato
culturale in Europa e immense vergogne, colpevolmente celate che, al
momento opportuno si prenderanno la propria rivincita”. Lo sostiene il
presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che ci mette a conoscenza di
una vicenda tutta italiana. “Dal 1986, data di inizio dei lavori per il
collegamento ferroviario di Matera col resto del mondo, le Fs fanno penare
i cittadini e ora intonano il ‘De profundis’ non avendo, a loro giudizio,
ulteriori risorse per procedere nell’opera. Un’occasione persa e una figura
non edificante di fronte all’Europa e al mondo che nel 2019 punterà gli
occhi addosso ai vergognosi sperperi e agli inenarrabili errori progettuali
che sono la cifra di questa poco edificante vicenda. Si procedette con il
cosiddetto progetto ‘Ferrandina-Matera’, già all’epoca improponibile perché
poco fruibile. Si è andati testardamente avanti, nonostante il parere
contrario degli esperti e le battaglie inascoltate dei cittadini e si sono
depredate risorse senza ritegno come, ad esempio – chiarisce Maritato – la
costruzione della galleria Miglionico realizzata su terreno argilloso che
ben presto ha ceduto. Dove cercare le responsabilità? Chi pagherà per tali
colpe? La spesa complessiva della sciagurata progettazione ammonta a 270
milioni di euro. Neanche l’accordo del 2008 che sembrava aver aperto un
varco grazie alle risorse delle aree sottosviluppate, ha avuto seguito.
Dove sono finiti quei fondi? Adesso le Fs parlano di 150 milioni di euro
per completare l’opera che però l’intraprendente azienda sostiene di non
avere. Per Matera capitale culturale intanto girano 600 milioni di
investimenti. In quali rivoli finiranno anche questi?”, si chiede il
presidente. “AssoTutela vigilerà e promuoverà ogni azione possibile per far
sì che a tali scempi e furti nelle tasche dei cittadini sia messo uno stop
definitivo”.