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Assotutela: “La Asl Roma D abbandona i disabili dell’Anffas”

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Si attende da tempo il saldo per le prestazioni erogate. Bloccate da 4 mesi le fatturazioni 2013

Assotutela: “La Asl Roma D abbandona i disabili dell’Anffas”

Si attende da tempo il saldo per le prestazioni erogate. Bloccate da 4 mesi le fatturazioni 2013

 

 

“Ė vergognoso il trattamento riservato all’Anffas dalla Asl Roma D – protesta il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato – le casse della storica associazione di volontari che assiste i
disabili sono in rosso per colpa dell’incompetenza dell’azienda sanitaria e della Regione Lazio,
complice in questa storia di ordinaria inadempienza”.
Da mesi la Asl dovrebbe liquidare le spese sostenute per il progetto autismo, che ammontano
a 200 mila euro tra soggiorni e trasporti, in più sono sospese le fatturazioni di quattro mesi, in
quanto la Asl le liquida a 120 giorni. “Ė inaudito – continua il presidente – che un’associazione
con cui l’azienda ha in corso una convenzione, sia messa in difficoltà alla vigilia di un
convegno di livello mondiale sull’autismo”.
Il 13 e 14 giugno infatti si svolgerà ad Ostia un congresso con esperti internazionali, alla
presenza del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin e del governatore regionale Nicola
Zingaretti ma da gennaio di quest’anno, prima a causa della mancanza di una firma sulla
determina regionale, poi per ritardi imputabili al periodo elettorale, i 30 ragazzi autistici,
seguiti da Anffas Ostia, il collaborazione con il servizio di Terapia e riabilitazione in età
evolutiva della Asl del litorale (Tsmree), rischiano di vedersi dimezzare, se non ridurre del
tutto, l’assistenza per difficoltà economiche.
Il progetto per i ragazzi autistici partì nel 2007 grazie all’apporto dei volontari di Anffas Ostia;
nel 2011 fu stipulata una convenzione con l’Asl Roma D e, con delibere e determinazioni
dirigenziali della Regione Lazio, dal 2010 sono stati stanziati 314 mila euro l’anno per
l’assistenza, sulla base di quanto stabilito dall’art. 26 della legge 833/78 di riforma sanitaria.
“Ė ora che i fondi arrivino ai legittimi destinatari – conclude Maritato – in caso contrario, la
nostra associazione valuterà tutte le azioni possibili da perseguire per vedere tutelato il
diritto alla salute e all’assistenza dei disabili”.