AssoTutela: “Lo Stadio Flaminio tra degrado e abbandono. No a nuovi impianti”
Set 30, 2014 - redazione
“Il gioiello di Nervi deposito di rifiuti, meta di sbandati e Roma insiste a consumare suolo”
AssoTutela: “Lo Stadio Flaminio tra degrado e abbandono. No a nuovi impianti”
“Il gioiello di Nervi deposito di rifiuti, meta di sbandati e Roma insiste a consumare suolo”
“Mentre antiche e gloriose strutture giacciono nell’abbandono, a Roma in
piena crisi economica, piuttosto che impostare immediate opere di recupero
si spreca tempo determinante e si consuma suolo prezioso per progettare
faraoniche e discutibili opere, non certo di utilità generale ma per la
soddisfazione di una sola parte di cittadini”. Lo dichiara il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Ė incredibile che attualmente
ci si impantani in improponibili progetti, maturati tra incontri segreti e
discutibili compravendite, quando il gioiello dei Nervi padre e figlio, è
stato realizzato in un anno, tra il 1957 e il ’58 e inaugurato l’anno
successivo in previsione dei campionati mondiali di atletica, specialmente
se si raffrontano le tecnologie di allora e le stratosferiche possibilità
di oggi. Evidentemente qualcosa non va nelle nostre amministrazioni e tra
le categorie imprenditoriali, perciò sarebbe bene tornare ai vecchi sistemi
– continua il presidente – magari dando la possibilità a centinaia di
lavoratori che sono a spasso di rimettersi in moto, rendendo un servigio
alla collettività. Il modello di sviluppo proposto si è inceppato da tempo,
occorre rivedere tutto nella Capitale. I poteri forti non possono sempre
imporre le proprie vedute a danno delle tasche dei cittadini. Occorre
immediatamente trovare un accordo tra enti e istituzioni per procedere alla
salvaguardia e alla rinascita dello stadio Flaminio altrimenti altro che
sviluppo. Di questo passo non andremo lontano”, chiosa Maritato.