AssoTutela: “Sì agli ospedali senza pistole e con più risparmi”
redazione | Il 15, Lug 2013
Proposta per disarmare la vigilanza che controlla il patrimonio
AssoTutela: “Sì agli ospedali senza pistole e con più risparmi”
Proposta per disarmare la vigilanza che controlla il patrimonio
“Hanno l’esclusivo compito di controllare il patrimonio di Asl e ospedali e
non sono minimamente autorizzati all’uso delle armi – per regolamento – che
quindi servono da mero deterrente, però le aziende da anni spendono cifre
elevatissime per pagare gli istituti di vigilanza presenti in nosocomi e
ambulatori”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato,
plaudendo alla proposta avanzata dal vice presidente della commissione
Sanità regionale Antonello Aurigemma, che ha lanciato l’idea di sostituire
la vigilanza armata, che ha costi più elevati, a quella non dotata di
pistole. “Di fatto le guardie giurate – continua Maritato – sono spesso
adibite a servizi di controllo degli accessi in ospedale, di tutela del
patrimonio di servizi e uffici, di sorveglianza e mantenimento dell’ordine
all’interno dei reparti di emergenza e pronto soccorso, il tutto senza che
ci sia una reale necessità di detenere pistole e armi varie che, specie in
un ospedale non offrono una immagine tranquillizzante”. Di fatto, gli
istituti di vigilanza, sono dotati dei cosiddetti “service”, una sorta di
pattuglie prive di mezzi di difesa, che assolvono comunque ai compiti
istituzionali. “Dovendo applicare una politica di risparmi – conclude il
presidente – non vedo perché non si debba andare a incidere su servizi che
in realtà appaiono superflui e per i quali, negli anni, si è constatato che
il corretto impiego non richiede certo l’uso delle armi”.