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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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AssoTutela: “Spese folli al 118, finalmente i giudici fanno chiarezza”

AssoTutela: “Spese folli al 118, finalmente i giudici fanno chiarezza”

| Il 12, Apr 2014

“Lo scorso 7 agosto abbiamo segnalato lo strano acquisto di un suv e siamo stati minacciati dal direttore generale”

AssoTutela: “Spese folli al 118, finalmente i giudici fanno chiarezza”

“Lo scorso 7 agosto abbiamo segnalato lo strano acquisto di un suv e siamo stati minacciati dal direttore generale”

 

 

“Una data da tenere a mente: l’anno scorso fummo i primi a segnalare spese
folli per il parco macchine del 118, a iniziare dall’acquisto di Suv per
presunte ‘operazioni in zone impervie e irragiungibili’ e ora, apprendiamo
con soddisfazione, che l’Autorità giudiziaria ha deciso di far luce su tale
vicenda”. E’ il soddisfatto commento del presidente di AssoTutela Michel
Emi Maritato. “In tale circostanza, l’allora direttore generale tuonò
contro la nostra associazione, inviandoci una minacciosa nota in cui si
paventava il ricorso alla querela. Oggi i fatti ci danno ragione, ferma
restando la presunzione di innocenza finché non vengano esperiti tutti i
gradi di giudizio – precisa Maritato – rimane almeno il sospetto di spese
folli e ingiustificate, su cui ci auguriamo i magistrati facciano presto
luce, per il bene dell’azienda Ares 118, che ci auguriamo sia avviata verso
un cammino di pulizia, trasparenza e gestione efficiente. In sintesi –
precisa il presidente – si contesta alla precedente gestione aziendale,
l’acquisto di 20 auto mediche, con costi di gestione ingiustificabili
rispetto alla manutenzione delle stesse. Sotto l’occhio del ciclone poi,
gli otto mini Suv acquistati a un prezzo medio di 30 mila euro ciascuno,
con un esborso di 32 mila euro annui per la manutenzione. Se si pensa che
al San Camillo – spiega Maritato – accanto alla centrale operativa del 118
e alla relativa postazione di ambulanze, esiste un autoparco per le
riparazioni, con operatori aziendali debitamente formati e competenti, con
anni di esperienza alle spalle, tutto questo appare ancora di più come una
commedia dell’assurdo”.