banner bcc calabria

Assotutela: “San Camillo, polveriera pronta ad esplodere”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

“San Camillo, la situazione è ormai ingestibile, Zingaretti prenda
immediati provvedimenti e, in sede di valutazione dei direttori generali,
tragga le debite conclusioni”. Se non è una richiesta di sfratto per
Antonio D’Urso, al vertice dell’azienda, poco ci manca. Così il presidente
di AssoTutela stigmatizza il caos dell’ospedale sulla Gianicolense.
“Interventi urgenti rinviati per mancanza di anestesisti e infermieri. Si
veda, ad esempio, il caso nella neurochirurgia. Smantellamento della
cardiochirurgia, un tempo vanto del nosocomio. Tre, quattro se non di più i
giorni di stazionamento in pronto soccorso prima di reperire un posto letto
in qualsiasi reparto. Se non è questa la baraonda gestionale, che dobbiamo
ancora aspettare?”, si chiede Maritato. “E ancora, le tecnologie fatiscenti
sotto tutti i punti di vista: guasti continui all’impianto termico,
condizionatori k.o. in sala operatoria, con blocco degli interventi come
avvenuto – ed è solo uno dei tanti esempi – nell’oculistica lunedì scorso.
Parliamo di un reparto trasferito ‘a forza’ dal Forlanini che Zingaretti ha
chiuso in tutta fretta, sebbene in quella sede funzionasse alla perfezione.
Adesso – incalza Maritato – i pazienti sono costretti ad attendere il turno
di visita stipati in un angusto corridoio mentre prima erano accolti in
confortevoli sale d’aspetto. Per non parlare di operazioni ai malati di
tumore rinviate per un elettrobisturi guasto e non sostituito per mesi. Il
pietoso elenco non si esaurisce qui. AssoTutela vigilerà e stilerà una sua
pagella dei direttori, da mettere a confronto con quella costruita a
tavolino che Zingaretti e il suo cerchio magico staranno già mettendo a
punto”, conclude il presidente.