“E’ inquietante ascoltare le dichiarazioni dei direttori generali, auditi dal 10 Marzo in Commissione Politiche sociali e Salute della Regione Lazio per la presentazione degli atti aziendali. Sconcerta constatare come i vertici delle amministrazioni di Asl e ospedali si rendano conto dell’impossibilità di gestire le strutture, nelle condizioni insostenibili create negli anni dai governi regionali e nazionali, e assistere nello stesso tempo all’impotente azione dell’esecutivo guidato da Zingaretti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “L’elemento che lascia veramente basiti, è il constatare come il direttore generale della Asl Roma D, Vincenzo Panella, abbia puntato l’indice sulla mancanza di ospedali nei distretti 3 e 4 di Roma, corrispondenti ai quartieri Gianicolense e Portuense, come abbia rappresentato le difficoltà di poter offrire ai propri residenti soltanto il 15% delle prestazioni ospedaliere dovendo acquistare le restanti, situazione da cui, per usare le sue parole ‘derivano pesanti obblighi finanziari’. E il presidente-commissario-ad-acta-per il rientro dal deficit sanitario Zingaretti cosa fa? Naturalmente chiude il Forlanini, ospedale centro di numerose eccellenze (Chirurgia toracica, otorino, oculistica, medicina nucleare, centro terapia del dolore, per citarne solo alcune), collocato proprio nel territorio della Asl Roma D, mentre la stessa deve rimborsare altre aziende, accreditare privati per le lungodegenze, le Rsa e tantissime altre prestazioni, con un danno alle casse pubbliche di non indifferente consistenza. Che si profili un danno erariale? AssoTutela valuterà tutto quello che verrà fuori da queste audizioni che, al punto in cui siamo, rappresentano solo una farsa”, conclude Maritato.