Ateneo Controverso: “Chi comanda qui all’Unical?”
redazione | Il 01, Feb 2011
Durante il convegno di stamattina all’università della Calabria con ospite Fausto Bertinotti per la presentanzione del suo libro “Chi comanda qui?”, i compagni e le compagne di Ateneo Controverso hanno letto e distribuito il seguente documento
Ateneo Controverso: “Chi comanda qui all’Unical?”
Durante il convegno di stamattina all’università della Calabria con ospite Fausto Bertinotti per la presentanzione del suo libro “Chi comanda qui?”, i compagni e le compagne di Ateneo Controverso hanno letto e distribuito il seguente documento
RENDE (COSENZA) - Mai come oggi, in Italia come allUnical, questa domanda resta attualissima. Se nel Paese le politiche universitarie sono condizionate dalle scelte di lobby affaristiche e massoniche, anche ad Arcavacata i gruppi di potere (occulti e non) non restano a guardare. *Faremo di questa università una grande azienda*: era questo lo slogan dellultima campagna elettorale del prof. *Giovanni Latorre*, candidatosi e rieletto per la terza volta (dopo la nota modifica ad personam dello statuto dAteneo). Con il bilancio sgonfiato dai tagli del governo, il CDA non ha esitato a colpire prima di tutto il diritto allo studio degli studenti di questo campus. Come? Tagliando sulle borse di studio ed aumentando le rette degli alloggi studenteschi; attraverso lazzeramento totale degli assegni di ricerca, linnalzamento delle tasse, laumento dei crediti minimi per lassegnazione della borsa di studio. Di certo non sono stati ridotti gli sprechi ed i privilegi! Lapprovazione della riforma Gelmini dà la possibilità al rettore di restare in carica altri 6-9 mesi - nonostante il suo mandato sia già scaduto lo scorso novembre - ed impone la redazione del nuovo Statuto dAteneo, di cui si occuperà una commissione che potrebbe essere costruita ad hoc (con due studenti *NOMINATI* dal CDA) per realizzare nelle stanze del potere il sogno dell Azienda Unical. Ma non è Latorre il nostro interlocutore, lui rappresenta il passato, il vecchio. Lo sono, invece, le studentesse e gli studenti di questa Università, *chi vive davvero ogni giorno questi luoghi.* Per questi motivi, la riscrittura dello Statuto non può restare una questione tra baroni. Pensiamo che sia necessario ed indispensabile ascoltare le istanze degli studenti attraverso *assemblee pubbliche ed aperte - capaci di coinvolgere in confronti pubblici l'intero corpo accademico dell'Unical - favorendo così il reale e consapevole coinvolgimento della comunità studentesca nella revisione dello Statuto.* Democrazia è partecipazione e condivisione!
*Ateneo Controverso Unical*