Taurianova, “l’impiego di materiale esplosivo, sembrano rivelare un non sottovalutabile balzo in avanti del livello criminale, da cui si potrebbe evincere – tra l’altro – la potenziale tendenza ad affermare una dimostrazione simbolica di un controllo del territorio”

 Attentato al parrucchiere Giovanni Bono, la solidarietà del sociologo Mimmo Petullà

Taurianova, “l’impiego di materiale esplosivo, sembrano rivelare un non sottovalutabile balzo in avanti del livello criminale, da cui si potrebbe evincere – tra l’altro – la potenziale tendenza ad affermare una dimostrazione simbolica di un controllo del territorio”

Esprimo solidarietà e vicinanza a quanti, anche in quest’ultimo periodo, hanno subito l’ingiusto impatto di atti minatori. Quelli consumati con l’impiego di materiale esplosivo, sembrano rivelare un non sottovalutabile balzo in avanti del livello criminale, da cui si potrebbe evincere – tra l’altro – la potenziale tendenza ad affermare una dimostrazione simbolica di un controllo del territorio. Risulta piuttosto arduo – in atto – prevedere i possibili scenari, che nella comunità di Taurianova si potrebbero schiudere, a proposito della fenomenologia della violenza. Frattanto, appare del tutto basilare – nella prospettiva di contribuire a rendere più incisiva l´azione di contrasto – incoraggiare quei meccanismi che caratterizzano la solidarietà sociale, tra tutte le parti sane del locale territorio, anche per una maggiore adesione all’impegno partecipato. Un buon punto di partenza è da individuare nel tentativo – come minimo – d’indignarsi, oltrepassando ulteriormente i demarcanti confini della sfera privata. Notevole, in questo contesto, è lo forzo che si attende dall’associazionismo. Un più forte richiamo non si può non attendere anche dai cristiani – in modo particolare quelli coinvolti nella prassi pastorale – la cui testimoniata modestia rischia, in questo delicato quadro situazionale, di essere colta come una sottrazione alla responsabilità di prendere posizione.

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