Attenzione alta su blocco ricoveri pediatria a Polistena Le reazioni della politica regionale sulla vicenda
Consigliere regionale Giuseppe Pedà
Il blocco dei ricoveri al reparto di PEDIATRIA (e non sarà il solo, pare che altri siano impossibilitati ad andare avanti come la Pischiatria)a Polistena è la conseguenza di una politica di “tagli” alla spesa sanitaria che hanno solo penalizzato i cittadini senza avere procurato nessun risparmio effettivo. È la conseguenza del lento depotenziamento di due ospedali che erano il fiore all’occhiello della Piana , Gioia Tauro e Palmi oltre che a quelli complementari e di grande utilità di Taurianova ed Oppido Mamertina. È la conseguenza di un “miraggio” che si protrae dal 2007 di un Ospedale della Piana che se tutto andrà bene vedrà l’inizio lavori nell’estate del 2020(nessuno ancora mi ha smentito), e nel contempo hanno quasi completamente chiuso quelli esistenti. È il risultato di un concentramento sbagliato di reparti e risorse umane in un’unica struttura,Polistena, che non regge più ormai da tempo e che per funzionare oltre all’assunzione di medici, tecnici di laboratorio, infermieri, biologi ecc, ha necessità che gli ospedali vicini riprendano a “vivere” . Solo questo salverà la sanità nella piana di Gioia Tauro, RIATTIVARE GLI OSPEDALI ESISTENTI nell’attesa del NUOVO OSPEDALE NELLA PIANA.
Michele Galimi, segretario Circolo Pd Cinquefrondi
Si rincorrono ancora voci di una possibile chiusura della Pediatria del P.O.di Polistena. I pochissimi medici rimasti sono allo stremo,non potranno più garantire i turni e la razionalità del servizio.Ritorna la preoccupazione e l’ansia all’interno della piana,sapendo che la chiusura di questo reparto,trascinerà anche la ginecologia.Al di la di ogni facile polemica,non vi è alcun dubbio che,fino alla data odierna,la venuta nel nostro ospedale della Ministra per la sanità,ha ulteriormente aggravato le cose,fino a provocare la ventilata paralisi.Va detto che in TRE mesi non si è riusciti a sostituire quelle figure mediche andate via,la cui spesa economica,era da tempo storicizzata quindi non aggiuntiva.L’emergenza imponeva che queste operazioni DOVEVANO effettuarsi entro pochi minuti,senza aspettare tempi infiniti.E vogliamo parlare della TAC? Le operazioni per l’aggiudicazione della nuova macchina,si sono concluse circa 90 giorni fa .E’fatto noto che l’ASP paga circa seimila € al mese per il noleggio del tubo di quella vecchia (per riparare la quale hanno fatto passare 65 giorni),ed allora? Con i poteri eccezionali di cui godono i commissari,non potevano aggredire i tempi burocratici per far funzionare ,presso il relativo reparto questa TAC,risparmiando il costo del Nolo? Anestesia e rianimazione sono già al collasso,la cardiologia ed il reparto di radiologia,sono carenti di organico e lo stesso centro trasfusionale rischia l’immediata chiusura.E’vero che proprio ieri sono stati banditi alcuni concorsi di assunzione,ma occorre una IMMEDIATA volontà di reperire il personale medico carente, anche con avvisi urgenti a tempo determinato,nelle more delle procedure concorsuali.Siamo in piena emergenza e stiamo parlando di salute.Noi continueremo a vigilare,a sentirci fortemente impegnati, a sollecitare i nostri parlamentari perché la battaglia si trasferisca nelle aule “romane”Ripeteremo sempre che le nostre popolazioni hanno diritto ai “Livelli essenziali di Assistenza”,così come quelli del nord.Lo grideremo con sempre più forza a questo governo a trazione leghista,che tre mesi fa,proprio a Reggio Calabria,aveva promesso servizi e cambiamenti a partire dal giorno dopo.