Australia, aghi da cucito nei cestini di fragole Un uomo ha rischiato guai seri ed è stato salvato da un intervento chirurgico
Un richiamo alimentare che fa scalpore. Nel Queensland un uomo ha
denunciato alla Polizia, di avere ingoiato un ago da cucito nelle
fragole acquistate in un supermercato della zona. Il frutto
contaminato fa parte di un lotto di cestini di fragole, acquistato nei
negozi di Woolworths, un’importante catena retail sudafricana, del
Queensland e venduti anche nei supermercati nel New Meridionale Galles
e Victoria. Il responsabile sanitario del Queensland, il Dott
Jeannette Young confermando l’episodio, ha dichiarato alla stampa
che in altri cestini, almeno due, sono stati ritrovati altri aghi. Un
cliente che domenica ha mangiato una fragola contaminata ha rischiato
guai seri ed è stato salvato da un intervento chirurgico. Tutto
sarebbe cominciato durante un comune pasto in casa. L’uomo stava
mangiando la frutta e in un primo momento tutto sembrava nella
normalità. A un certo punto una terribile fitta, immediatamente dopo
aver ingoiato una bella fragola. Il dolore era così intenso che non
riusciva a capire di cosa potesse trattarsi. Ha sentito una fitta
all’esofago, su un lato del collo, prima della spalla. A quel punto è
stata inevitabile la corsa verso l’ospedale. Al pronto soccorso è
stata subito disposta una radiografia. I medici hanno sottoposto il
paziente ai raggi X e dalla lastra è spuntato l’ago. Sottoposto a un
delicato intervento nel reparto di chirurgia gli è stato asportato
l’oggetto di metallo che era nascosto nelle fragole, persuadendo le
autorità sanitarie ad avviare un richiamo nazionale del frutto.
L’uomo è fuori pericolo anche se la vicenda sarebbe potuta finire
peggio se solo l’ago avesse proseguito il cammino e danneggiato
qualche altro organo. Una storia incredibile, quella capitata
all’uomo australiano che è andato al pronto soccorso a causa di
dolori causati da un oggetto estraneo finito nell’apparato digerente.
Ora si cerca di capire come sia finito il pericoloso aculeo per cucire
all’interno del cestino di fragole e se ci siano responsabilità da
parte del venditore oppure se sia capitato successivamente. Per
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]”, un pericolo nascosto
l’ingestione di un pezzo di metallo, peggio se acuminato. Infatti un
corpo estraneo ingoiato, soprattutto se metallico, provoca danni: sia
a livello di stomaco, sia se oltrepassa il piloro e finisce nell’
intestino. Se è acuminato, poi i danni sono maggiori: si possono
subire perforazioni ed emorragie, talvolta fulminanti se si fora
qualche grosso vaso sanguigno. Comunque, la presenza di un corpo
estraneo provoca una sorta di decubito, un’ infiammazione di tipo
ulceroso. Un frammento metallico, inoltre, può rimanere nell’
intestino anche per molto tempo, fino a che non si pianta nella
parete. In ogni caso, l’emergenza endoscopica mette al primo posto le
emorragie, al secondo posto appunto l’ ingestione di oggetti,
soprattutto se metallici. Perciò, chi li ingoia, deve andare al
pronto soccorso. Se ci troviamo a che fare con un corpo acuminato che
buca il tessuto gastrico, possiamo avere uno stato infiammatorio in
pochi giorni. È possibile che questo accada senza dolore o altri
sintomi, in particolare la presenza di un ago metallico di un
centimetro e mezzo può essere asintomatica fino a quando si pianta.