Auto precipita dal ponte a Cetraro. Spanò lanciò l’allarme alcuni giorni fa: “La strada che costeggia il fiume è insicura”
redazione | Il 29, Dic 2012
L’esponente di Autonomia e diritti, racconta di essere stato ignorato nel suo appello dal’Amministrazione Aieta e ieri sera per poco non ci è scappato il morto. Una Y10, con a bordo due persone, è precipitata dal ponte. Illesi i passeggeri
Auto precipita dal ponte a Cetraro. Spanò lanciò l’allarme alcuni giorni fa: “La strada che costeggia il fiume è insicura”
L’esponente di Autonomia e diritti, racconta di essere stato ignorato nel suo appello dal’Amministrazione Aieta e ieri sera per poco non ci è scappato il morto. Una Y10, con a bordo due persone, è precipitata dal ponte. Illesi i passeggeri
Riceviamo e pubblichiamo:
Nella qualità di esponente di Autonomia e diritti, avevo sollecitato la giunta Aieta a chiudere la strada Carpovini che costeggia il ponte sul fiume Aron, detta anche “il corridoio delle contrade”, perché a mio avviso insicura e priva di segnaletica sia orizzontale che verticale, priva di guard rail ed illuminazione. Ad oggi la giunta Aieta ha mostrato disinteresse e proprio ieri notte sulla suddetta strada pericolosa, per poco non ci è scappato il morto. Una Y10, con a bordo una coppia di fidanzati di Paola, è precipitata dal ponte. Per un puro miracolo a Cetraro, non c’è scappato il morto anzi i morti. Si pensa che probabilmente, per la velocità sostenuta, nell’imboccare il ponte sul fiume, preceduto da una curva pericolosa, dopo aver divelto la protezione fatta di tubi di ferro, l’auto si sia ribaltava finendo nel burrone, profondo all’incirca due o tre metri. La strada era
interdetta al traffico, perché ancora insicura, a causa della totale mancanza di segnaletica e guard-rail. Gli unici segnali esistenti, constatati e documentati fotograficamente, erano in numero di tre ed erano costituiti da piccoli paletti in legno con sopra dei barattoli di plastica ed una bottiglia. I due giovani sono miracolosamente rimasti illesi perché sono riusciti ad uscire dalla macchina, prima che questa cadesse nel burrone, proprio nell’attimo in cui è rimasta in bilico. La circostanza è stata riferita dagli stessi ragazzi, che si erano recati sul luogo l’indomani mattina per costatare i danni causati alla macchina, che è stata successivamente imbracata e tirata su da un automezzo attrezzato. Prima del loro arrivo, sul posto erano già intervenuti i carabinieri di Cetraro ed i Vigili del Fuoco, che dopo aver constatato l’incidente ed accertato che non ci fossero feriti, lasciavano il posto e si recavano in ospedale per chiedere se durante le ore precedenti fossero stati portati dei feriti. Bisogna, per dovere di cronaca e per onor del vero, dire che all’ingresso di detta strada, sia lato Ponte Caprovini che dal lato Palazzetto dello Sport non vi erano segnali di divieto di accesso e o di transito; a dire dei Vigili Urbani i segnali erano evidentemente stati tolti da ignoti per poter usare la strada. La cosa, a mio avviso non esime da responsabilità gli addetti
alla tutela pubblica.
Mirko Spanò (Autonomia e diritti)