Incendiata l’auto dei vigili di Satriano, arrestata una donna Ha ammesso le proprie responsabilità ma ancora non sono noti i motivi del gesto. Le reazioni del mondo politico
SATRIANO (CATANZARO) – I carabinieri della Compagnia di Soverato hanno denunciato una donna E.C., di 49 anni, che ha ammesso si essere la responsabile dell’incendio che nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi ha distrutto l’auto di servizio dei vigili urbani di Satriano. Le indagini dei carabinieri, concentratesi subito sulla ricerca di quanti avessero motivi di risentimento nei confronti dell’Amministrazione comunale di Satriano, hanno individuato, tra le persone controllate, la donna che, nel momento in cui è stata sottoposta ad accertamenti, presentava delle ustioni agli arti superiori. La donna, condotta in caserma e sottoposta ad interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità. La perquisizione nell’abitazione della donna ha consentito ai militari di trovare anche gli abiti usati nell’azione delittuosa e una bomboletta di liquido infiammabile.
ARTURO BOVA (COMMISSIONE REGIONALE CONTRO LA ‘NDRANGHETA)
“La rapida e tempestiva individuazione della responsabile dell’incendio dell’autovettura dei Vigili Urbani di Satriano da parte dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, guidati dal Capitano Sica, e di quelli della Locale Stazione dei Carabinieri, guidati dal Maresciallo, nonché dagli Agenti di Polizia Municipale, merita il plauso e l’ammirazione di tutti i cittadini e di tutte le Istituzioni”.
È quanto afferma il presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova, che aggiunge: “L’essere arrivati in poco più di 48 ore a fermare la responsabile del vile gesto, conferma, ancora una volta, come le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine impegnati sul nostro territorio siano capaci di rispondere prontamente alle esigenze di legalità. A quelle donne e a quegli uomini, quindi, non può che andare il mio più sentito ringraziamento e apprezzamento, come cittadino e come rappresentante delle Istituzioni, per aver dimostrato l’efficienza degli apparati dello Stato di solito più esposti alle critiche e al pericolo”. Conclude Bova: “Un plauso va anche alla Amministrazione Comunale e alla Comunità tutta per il contegno e per la valida collaborazione offerta agli inquirenti. Tutti hanno contribuito a salvaguardare l’immagine della comunità dai soliti facili riferimenti alla matrice mafiosa che, talvolta, porta vanto a pochi ma crea un incredibile danno al buon nome dei cittadini e della Calabria intera”.