Autoimprenditorialità, Irto: “Azioni su mercato lavoro” Una delegazione del Parlamento europeo in visita a Palazzo Campanella
“Un’occasione di confronto che consente di avvicinare le istituzioni europee ai parlamenti regionali, rafforzando il rapporto di cooperazione, indispensabile per il pieno successo delle politiche di coesione”. Così il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha salutato la visita a palazzo Campanella della delegazione del Parlamento europeo, in missione di controllo in Calabria e Sicilia sui progetti per l’autoimprenditorialità del Fondo sociale europeo e su ‘Garanzia giovani’.
Secondo Irto, “le azioni relative al mercato del lavoro sono certamente le più importanti in una regione come la Calabria, che registra ancora oggi un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, e in cui è significativo il dato della sfiducia che fa crescere il numero dei giovani che non studiano né cercano lavoro”. Il rappresentante dell’Assemblea regionale ha comunque citato alcuni fattori incoraggianti: “Dall’inizio della legislatura, abbiamo preso atto delle valutazioni positive compiute dalla Commissione sull’impegno della Regione per accelerare la spesa su tutti i Programmi 2007/2013”.
Irto ha sottolineato “il prezioso impegno profuso dall’Autorità di gestione del Fse” anche se, ha aggiunto, “la strada è ancora lunga per chi è rimasto indietro così a lungo come la Calabria. Non ci adagiamo sugli allori ma sappiamo che si sta lavorando bene”. La programmazione 2014/2020, per Nicola Irto, rappresenta “una parte consistente delle opportunità di sviluppo del nostro tessuto sociale e produttivo. Nella fase negoziale del nuovo programma – ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale – vi è stato un buon gioco di squadra tra il Consiglio e la Giunta, anche grazie al lavoro del dipartimento Programmazione, che oggi presenta in Europa un’immagine finalmente positiva della Calabria, assurta a ‘best practice’ tra tutte le autorità di gestione”.
Tuttavia “ancora molto va fatto, sia sul piano della competitività del sistema delle imprese, che paga tutt’oggi un pesante prezzo per i ritardi delle dotazioni infrastrutturali, materiali e immateriali; sia sul versante del rafforzamento delle competenze, per mettere a valore il vasto capitale umano di cui dispone la nostra regione”. Il presidente Irto ha auspicato infine una ripartenza del Mezzogiorno perché “solo con lo sviluppo del Sud, l’Italia potrà definitivamente uscire dalla crisi, crescendo al ritmo di Stati come l’Irlanda e la Spagna. Sono certo – ha concluso – che la ripartenza dell’Italia, anche mediante il completamento del processo di riforme istituzionali, sia destinata a segnare un momento di svolta per il futuro di tutto il Continente”.