Autonomia differenziata, dopo la decisione della Consulta, il senatore Irto (Pd) chiede le dimissioni di Calderoli Falcomatà: "Da Consulta bocciatura senza appello all'autonomia differenziata. Meloni e colleghi gettino la maschera, chiedano scusa e facciano immediato dietrofront"
redazione | Il 15, Nov 2024
«Roberto Calderoli dovrebbe dimettersi, ora che la Corte costituzionale ha rilevato gravi profili di incostituzionalità nella legge sull’autonomia differenziata, su cui lo stesso ministro e la Lega avevano forzato la mano per brama elettorale, con l’avallo irresponsabile di Giorgia Meloni, di Matteo Salvini, di Antonio Tajani e di tutti i parlamentari del centrodestra». Lo dichiara il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria, che sottolinea: «Per adesso è fallito il tentativo del centrodestra di cancellare l’unità del Paese. Difatti, la Corte costituzionale ha stabilito anzitutto che le eventuali intese non possono estendersi a intere materie o a loro ambiti; che il Parlamento deve essere centrale anche per la determinazione dei Lep; che le Regioni con nuove forme di autonomia devono contribuire agli obiettivi di finanza pubblica; che i Lep non possono essere aggiornati con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Soprattutto, la Corte ha cassato, nella sua interpretazione costituzionalmente orientata, la distinzione fra materie Lep e non Lep, fulcro del progetto separatista di Calderoli e dell’intera maggioranza, silente quanto incosciente». «La Consulta ha messo nero su bianco pesanti rilievi che, come Partito democratico, avevamo mosso in Parlamento. Inutile che il presidente della Regione Calabria oggi provi a cambiare la realtà: Roberto Occhiuto ha fatto soltanto parole, quando, invece, aveva il preciso dovere – conclude Irto – di difendere con fatti concreti gli interessi dei calabresi e l’unità nazionale».
Falcomatà: “Da Consulta bocciatura senza appello all’autonomia differenziata. Meloni e colleghi gettino la maschera, chiedano scusa e facciano immediato dietrofront”
“E’ una bocciatura senza appello quella della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata. La Consulta ha infatti dichiarato incostituzionali praticamente tutti i pilastri fondanti del testo voluto dal governo delle destre, cassando si spera in maniera definitiva ogni rigurgito secessionista”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
“Quanto dichiarato dalla Corte è la conferma tecnica di quanto da lungo tempo sosteniamo dal punto di vista politico – ha aggiunto il sindaco – cioè che questa legge sarebbe stata un colpo mortale ai diritti socioeconomici e di cittadinanza per milioni di italiani, una sorta di secessione mascherata che avrebbe minato alle fondamenta la solidarietà e l’unità nazionale”.
“Adesso si spera il Governo possa rendersi conto compiutamente degli enormi e gravissimi rischi ai quali ha esposto l’intera comunità nazionale. Chissà cosa ne pensano i tanti parlamentari calabresi e meridionali che sventolavano trionfanti le bandiere delle regioni il giorno dell’approvazione della legge. Da questo punto di vista ci attendiamo che Meloni e colleghi gettino definitivamente la maschera, chiedano scusa per questo gravissimo affronto ai diritti costituzionali e facciano un immediato dietrofront”.