Si è concluso ieri il secondo grado della vicenda giudiziaria che ha visto imputato per l’omicidio della moglie il 68enne Salvatore Morabito, residente a Molochio. L’uomo, il 22 febbraio del 2016, al culmine di una lite avvenuta all’interno della propria abitazione, aveva imbracciato un fucile ed aveva fatto fuoco contro la moglie, Anna Maria Luci, uccidendola. Pochi minuti dopo aver commesso il delitto, l’uomo si era consegnato spontaneamente ai Carabinieri di Molochio confessando l’omicidio.
In primo grado Morabito era stato giudicato con rito abbreviato dal Gup di Palmi il quale lo aveva condannato a 15 anni ed 8 mesi di reclusione. Nella giornata di ieri, la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria è stata chiamata a pronunciarsi sui motivi di impugnazione presentati dai difensori dell’imputato, gli avvocati Armando Veneto e Andrea Morabito. All’esito dell’udienza camerale, accogliendo le richieste formulate dai difensori, la Corte d’Assise d’Appello ha concesso all’imputato le circostanze attenuanti generiche, in regime di prevalenza rispetto all’aggravante contestata, riducendo la pena a 10 anni di reclusione.