Avviso pubblico Politiche di coesione, il Comune di Reggio Calabria presenta domanda per l’assunzione di 21 funzionari La giunta comunale, presieduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha dato il via libera alla presentazione della manifestazione di interesse per l'assegnazione di personale a tempo indeterminato per l'attuazione delle politiche di coesione
La giunta comunale, presieduta dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha dato il via libera alla presentazione della manifestazione di interesse per l’assegnazione di personale a tempo indeterminato per l’attuazione delle politiche di coesione.
Prendendo atto dell’avviso predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’amministrazione della Città dello Stretto, in riferimento alla propria dotazione organica, ha provveduto ad individuare i profili che saranno direttamente impegnati nelle attività di gestione, attuazione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti finanziati dalle risorse delle politiche di coesione europea. Si tratta in particolare delle seguenti figure: 1 geologo, 2 specialisti della transizione ecologica, 4 architetti, 14 specialisti in attività amministrative e contabili. Il personale sarà selezionato dal Dipartimento della Coesione e della Funzione pubblica e l’Ente si impegnerà ad adibire tale personale, fino alla fine del 2029, esclusivamente per lo svolgimento di attività afferenti l’attuazione dei fondi della coesione europea.
“Si tratta, dunque, di figure professionali di alta specializzazione tecnica, attualmente vacanti nella dotazione organica, di cui l’Amministrazione intende dotarsi presentando la propria candidatura all’Avviso nazionale che riguarda anche gli enti locali calabresi”, commenta il sindaco Falcomatà. “Ventuno funzionari di elevate qualificazioni che, qualora la nostra domanda venisse accolta integralmente, potranno essere assegnati alla Città di Reggio Calabria in modo stabile, e senza pesare sulle casse comunali, con l’impegno di rispondere in modo concreto all’obiettivo di accelerare gli investimenti finanziati attraverso i fondi europei e dare man forte alla macchina burocratica”.