Bagnara, successo per quinta edizione “Sciammisciu d’oro” Grande platea per l’Oscar della femminilità calabrese
Una platea oltre ogni rosea aspettativa, partecipe, attenta e commossa ha fatto da cornice all’Oscar della femminilità calabrese! Il Premio “U Sciammisciu d’oro”, arrivato quest’anno è alla sua quinta edizione, ha visto 14 donne eccezionali ritirare un premio ricco di significato. L’evento come sempre voluto e organizzato dall’assessore alle Pari Opportunità Silvana Ruggiero, ha visto intervallarsi a momenti di riflessioni stacchi di musica, ballo e spettacolo. In particolare, a commuovere la platea è stato il monologo della Ruggiero sull’immigrazione, momento di riflessione per comprendere la delicatezza di un argomento che, oggi più che mai, merita di essere trattato con dovizia e riguardo.
L’accoglienza, la tolleranza e la solidarietà l’hanno fatta da padrona nelle parole che la Ruggiero ha speso per raccontare il dramma vissuto da chi è costretto a scappare e in particolare di Mosa oggi accolto in Francia. I temi affrontati sono stati tutti particolarmente sentiti e apprezzati, dalla violenza sulle donne alle donne vittime della mafia, dalle donne che si sono distinte con il loro operato oltre oceano a quelle che rimanendo a casa hanno lottato per i più deboli. È stato un tripudio di femminilità e eccellenze.
Ad essere premiate sono state Irma Circosta per il suo impegno sociale soprattutto per i diversamente abili e le loro famiglie. La vedova e la figlia degli appuntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo per il loro estremo sacrificio di servire lo Stato, per l’amore verso quella divisa che non è solo un vestito da mettere e togliere, ma un servizio, una promessa, una fede cucita dentro l’anima perché si è scelto sempre e comunque per difendere i principi di giustizia e legalità. Elisa Caminiti per aver portato l’amore per il suo paese in un mondo lontano, descrivendo in lingua straniera la tradizione unica della sua terra, la forza, il coraggio e la perseveranza della “Bagnarota”.
Emanuela De Vito una donna che nonostante la violenza subita, non si è ripiegata su se stessa considerandosi una vittima, scegliendo al contrario di mettere la sua dolorosa esperienza al servizio di altre donne. Giovanna Sofio a lei il merito della sua abnegazione come insegnante ed educatrice instancabile dei giovani e della comunità tutta. Giulia Fresca per il suo impegno come giornalista, poetessa e critica d’arte. Ilaria Carbone a lei il merito per aver donato al dialetto bagnarese, particolare importanza storica e divulgativa nel mondo universitario ed oltre. Maria Angela Ambrogio educatrice e progettista sociale ed una vita spesa con amore gratuito in favore dei cittadini più fragili e deboli, con impegno sociale instancabile e competente. Graziella Raimondino che con il suo impegno ha portato il liceo “Fermi” a risultati eccellenti. Valentina Calabrò una Donna che, fino all’ultimo respiro, visse con dignità la sua malattia, senza mai lamentarsi delle sue condizioni, dando forza lei stessa a familiari, parenti ed amici.
L’impegno dell’assessore Ruggiero, oltre ogni umana stanchezza e debolezza, è costante e continuo volto a inseguire il sogno di vedere un giorno la figura della “Bagnarota” riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. «Sono orgogliosa di aver selezionato e premiato donne di grande spessore e dai valori immensi. Ogni anno è un arricchimento al quale non intendo rinunciare ecco perché, nonostante la fatica e i sacrifici siano immensi, sono già a lavoro per la prossima edizione. Ringrazio quanti hanno reso unica anche questa edizione e in particolare le donne che con l’esempio della loro vita hanno insegnato l’arte di vivere e distinguersi seminando il bene sopra ogni cosa».