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Bagno di folla per Aurelio Chizzoniti

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Decisamente insufficiente l’Aula Magna dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Don Bosco – Cassiodoro” di Pellaro ove Aurelio Chizzoniti, candidato a Sindaco con la lista “Reggio nel Cuore”, ha voluto, fortissimamente voluto presentare i candidati che lo sostengono. Un autentico bagno di folla per l’agguerrito concorrente alla carica di primo cittadino che ha presentato i candidati uno per uno evidenziando la qualità della lista composta da professionisti, imprenditori, commercianti, disoccupati e di tante altre espressioni delle categorie sociali cittadine. Chizzoniti, richiamando con dovizia di particolari i venticinque punti del programma elettorale, spazia con disinvolta padronanza di temi ed argomenti, confermando competenza e profonda conoscenza delle diverse problematiche, pungendo, altresì, sarcasticamente affermando che “quanto alla legalità c’è chi la predica per poi inciampare in candidature a dir poco scomode e chi la pratica schierando quale capolista il testimone di giustizia sottoscorta Gaetano Caminiti”. Attacca con chiaro riferimento al candidato Falcomatà definendolo “infida espressione radical chic della politica che per un verso dissacra la gestione Scopelliti per altro arruola contraddittoriamente legionari in fuga dal centrodestra che varcando la soglia del nuovismo politico conquistano immediatamente la celestiaca <<beatitudine>> lambendo la soglia della santità”. Chizzoniti sottolinea come, allo stato, la campagna elettorale abbia clamorosamente eluso la doverosa verifica della idoneità al ruolo di Sindaco dei candidati “rimanendo prigioniera delle paludose sabbie mobili di blasonati cognomi astutamente strumentalizzati in chiave carri eristica per tentare di tamponare l’assoluta inadeguatezza di chi pretende di governare la Città soltanto perché figlio d’arte”. Sul punto, l’aspirante Sindaco, richiama l’euclideo concetto espresso da una giornalista che ha parlato chiaramente di candidato “imbelle, senza arte né parte”. In quest’ottica, incalza Chizzoniti, “le topiche della costruzione di un nuovo aeroporto (dove?), quella del trasferimento della sede della polizia urbana per risparmiare il canone di locazione ignorando che gli attuali locali sono di proprietà del Comune, la promessa di intervenire nella gestione degli Ospedali Riuniti decisamente sottratta alla competenza del Sindaco”, conclude Chizzoniti, “rappresentano soltanto uno spaccato minimale dell’incompetenza specifica di un ragazzo inesperto dal curriculum da raccomandato che poeteggiando sul cognome che porta veste i panni strettissimi del falso profeta di turno”. “Io”, ha concluso Chizzoniti, <<resto al servizio della nostra Città con immutato “animus pugnandi” senza padrini e senza padroni soltanto con il dovere della mia fede e la fede del mio dovere>>.