Ballottaggio Gioia Tauro, ieri il comizio di Pedà Il candidato a sindaco della città del porto ha incontrato i cittadini davanti al termovalorizzatore
di Caterina Sorbara
Giuseppe Pedà, candidato a sindaco di Gioia Tauro, con la Coalizione Roosevelt, continua il suo tour nella città del porto, in vista del ballottaggio di domenica, che lo vedrà in sfida contro Aldo Alessio.
Ieri sera ha incontrato i cittadini in contrada Cicerna, davanti al termovalorizzatore. Qui ha voluto dimostrare la sua vicinanza e la sua solidarietà agli abitanti di quella zona che, ogni giorno convivono con i disagi causati dall’impianto. Pedà ha quindi promesso che in caso di vittoria sarà il sindaco delle periferie, il sindaco di tutti, ascolterà e riceverà chiunque. Continuando il suo discorso ha ribadito il suo no al raddoppio del termovalorizzatore, annunciando di voler creare un istituto autonomo di ricerca per il controllo dell’inquinamento ambientale. Pedà ha poi ribadito il suo programma elettorale, che prevede una raccolta differenziata spinta e il riciclo che apporterà benefici all’ambiente, nuovi occupati nel settore e abbassamento delle tasse.
“In cima alla scala dei miei valori – ha spiegato – c’è la salvaguardia della salute del cittadino, prenderò senza remore tutte le decisioni atte a salvaguardare la salute di tutti voi. Ripristinerò il primato della democrazia”.
Nel suo tour in giro per la città, da via Toscanini a Piazza del Marinaio, Giuseppe Pedà è stato accolto con applausi, cori da stadio e bandiere. Tantissime sono state le manifestazioni d’affetto nei suoi confronti. Nei giorni scorsi il candidato a sindaco ha tenuto un altro comizio alla Stazione, dove ha ricordato come tra le sue priorità ci sia il trasporto pubblico, ricordando che è stato presidente delle Ferrovie della Calabria. Tra i suoi propositi, in caso di vittoria, c’è l’istituzione del TERMINAL BUS, un progetto che già aveva portato avanti, e per il quale manca solo la delibera del Consiglio comunale. Inoltre un progetto per il rilancio delle Ferrovie dello Stato e di tutto quello che ne gravita intorno.
Pedà ha poi ricordato la grande opera che unirà il lungomare Gioia-Palmi, il suo progetto per rilanciare l’ospedale di Gioia Tauro, lo sport e tutti gli altri punti del “New Deal per Gioia Tauro” ispirato da due geni del pensiero politico novecentesco: Keynes e Roosevelt. “Io chiedo fiducia a Gioia Tauro – ha detto -. Voglio una rivoluzione culturale. Un nuovo modello di città, dove la ‘ndrangheta non entrerà. Una città che sarà il fiore all’occhiello della Piana”.