L’ombra della ‘ndrangheta sulla Bcc di Cittanova L'istituto di credito commissariato per presunte irregolarità mafiose. Il commento della politica calabrese - GUARDA IL SERVIZIO
CITTANOVA – Secondo alcune fonti finanziarie all’origine della misura della Banca d’Italia ci sarebbe non il dissesto dei conti della banca ma la sospetta infiltrazione della criminalità organizzata nella Bcc di Cittanova. La procedura di Amministrazione straordinaria a carico delle Banca di Credito Cooperativo è stata così commentata dalla Federazione calabrese delle Banche di Credito Cooperativo: “Piena collaborazione con i Commissari dalla Banca d’Italia per una positiva e rapida conclusione dell’intera vicenda, con l’obiettivo di salvaguardare il valore di una Banca locale che da anni svolge un ruolo portante a favore dell’economia del territorio”.
La Federazione calabrese delle BCC rassicura i soci e i clienti della banca sul fatto che nulla cambia per quanto riguarda l’esercizio della funzione bancaria, che prosegue senza interruzione. Esprime, inoltre, piena disponibilità ad assistere sotto un profilo tecnico, se ritenuto necessario, i Commissari straordinari nello svolgimento del loro mandato e per consentire in tempi brevi il ripristino della gestione ordinaria dell’istituto di credito.
La Banca di Credito Cooperativo di Cittanova fa parte del sistema delle BCC che si è dotata nel tempo di strutture e processi che garantiscono la protezione dei depositanti e degli obbligazionisti. La BCC ha continuato a meritare la fiducia di soci e clienti anche nell’ultimo anno, vedendo accrescere la propria operatività, con un total capital ratio superiore al 30 per cento e un livello di coperture sulle sofferenze del 65%”.
L’ATTO
La Banca d’Italia, con provvedimento n. 0431964 del 31.03.2017, ha disposto lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova SC con sede in Cittanova e la sottoposizione della stessa alla procedura dell’amministrazione straordinaria, ai sensi dell’art. 70, comma 1, del D.lgs. n. 385/93 (Testo Unico Bancario) e successive modificazioni e integrazioni.
Con il medesimo provvedimento sono stati nominati i Commissari straordinari, dott. Claudio Giombini e avv. Nicola Marotta, e i componenti del Comitato di sorveglianza, prof. avv. Ferruccio Auletta, dott. Giovanni Mottura e dott.ssa Adriana Petti. La gestione della Banca è da adesso affidata agli Organi straordinari, che si sono insediati oggi, 3 aprile 2017, e che opereranno sotto la supervisione della Banca d’Italia.
L’adozione del provvedimento di amministrazione straordinaria non comporta alcuna interruzione dell’attività della Banca e pertanto, la clientela può continuare ad operare, come di consueto, presso gli sportelli della stessa.
ARTURO BOVA (PRESIDENTE COMMISSIONE CONTRO LA ‘NDRANGHETA)
“La vicenda della Bcc di Cittanova, qualora fossero confermati i sospetti di infiltrazioni illecite nel Cda della banca, sarebbe la testimonianza di quanto sia importante in lavoro che stiamo portando avanti nella Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria. Da mesi, ormai, proseguiamo nelle audizioni e nell’approfondimento delle tematiche relative al credito, all’usura e agli istituti bancari in Calabria. E sono felice che, dopo le audizioni, la Banca d’Italia abbia dimostrato di essere presente sul territorio in maniera forte e concreta”. E’ quanto afferma il presidente nella Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria Arturo Bova che richiama la seduta dello scorso 23 novembre.
“In quell’occasione- dice- la Commissione che presiedo ha avuto modo di affrontare proprio assieme a Banca d’Italia e all’Abi Calabria i temi del riciclaggio, del credito alle imprese vittime di racket, dell’usura connessa anche al gioco d’azzardo patologico. Il lavoro congiunto tra la Commissione e le tante realtà del settore bancario che abbiamo registrato, è servito ad ottimizzare e quindi a rendere più efficace la legge regionale di contrasto alla criminalità che sta procedendo nel suo iter in Consiglio regionale.
È stato un lavoro lungo- sottolinea Bova- ma si è svolto, a mio avviso, nel pieno rispetto di quel criterio di collaborazione e condivisione che deve essere alla base di una normativa tanto importante quanto ampia e complessa”.
Arturo Bova conclude rivolgendo “un plauso anche ai vertici della Federazione delle Bcc che hanno prontamente sostenuto l’iniziativa, sicuramente forte, di Bankitalia: è lo spirito giusto, questo, con cui devono essere affrontati problemi seri come quello del rischio di infiltrazioni criminali nel sistema bancario.
L’auspicio è che, qualora ahimè questo caso dovesse essere confermato e non dovesse rimanere isolato nel panorama calabrese, si possa prendere ad esempio questo atteggiamento collaborativo e renderlo prassi”.
DEMETRIO BATTAGLIA (DEPUTATO PD)
Quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, intenda assumere il Ministro dell’Economia Padoan al fine di monitorare la situazione della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova a garanzia di quanti, soci e correntisti, hanno sempre agito correttamente e ora sono fortemente preoccupati sul futuro di tale istituto di credito?
Il deputato democrat, Demetrio Battaglia, ha presentato una interrogazione a risposta in commissione sulla vicenda della banca cittanovese.
Il parlamentare ha premesso che la Banca di Italia, a seguito di una azione di vigilanza avviata nel 2014 nella quale avrebbe riscontrato gravi irregolarità e ripetute violazione delle norme antiriciclaggio, ha proceduto nel mese di marzo u.s. al commissariamento della Banca di Credito cooperativo di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria.
Continua Battaglia esponendo come nell’azione ispettiva posta in essere da Bankitalia, sarebbero emerse gravi violazioni della normativa antiriciclaggio e un elevato numero di relazioni intrattenute dalla Bcc con controparti interessate da indagini o provvedimenti della Direzione Distrettuale Antimafia o con soggetti a loro collegati nonché finanziamenti concessi a soggetti sotto indagine ed anche una movimentazione anomala e per importi significativi (circa 25 milioni nell’ultimo triennio, importi inusuali per una Bcc) nonostante il rischio di riciclaggio.
La Banca non avrebbe attivato alcuno degli interventi chiesti dalla Vigilanza – scrive Battaglia – inducendo Bankitalia a far scattare appunto l’amministrazione straordinaria, nonostante la Bcc abbia una situazione patrimoniale solida e conti su 8 filiali e 59 dipendenti. La gestione della Bcc è ora affidata ai commissari che si sono insediati lunedì scorso, 3 aprile, e che opereranno sotto la supervisione della Banca d’Italia;