“Banda del buco, il Riesame ridimensiona le accuse a carico di alcuni componenti Il Tribunale ha accolto le tesi degli avvocati Maria Teresa Caccamo ed Elisabetta Ascone
Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha ridimensionato le accuse mosse a carico di alcuni componenti della c.d. “banda del buco”, gruppo asseritamente dedito a furti in abitazione ed esercizi commerciali nei Comuni di Taurianova, Polistena e Cittanova ed i cui contorni – anche alla luce della decisione dei Giudici del Tribunale della Libertà – appaiono tutt’altro che delineati.
Gli arresti erano avvenuti nella notte tra il 21 ed il 22 giugno scorso.
All’esito dell’udienza tenutasi il 29 luglio scorso il Tribunale ha annullato per assenza di gravità indiziaria la misura cautelare relativa alla partecipazione alla associazione contestata a Giovinazzo Rocco il quale adesso risponde soltanto di un episodio di ricettazione. Accogliendo la tesi degli avvocati Maria Teresa Caccamo ed Elisabetta Ascone, il Tribunale ha ritenuto che non vi siano elementi per potere affermare che Giovinazzo facesse parte del gruppo, soprattutto in considerazione del fatto che alcun delitto di furto è contestato all’indagato.
Parzialmente simile la posizione di Ascone Domenico (avv. Maria Teresa Caccamo) al quale, pur rispondendo formalmente della partecipazione alla associazione, non è attribuito alcun furto asseritamente commesso dalla “banda del buco” e l’unico delitto specifico contestatogli è la resistenza al pubblico ufficiale per essersi sottratto all’alt intimato dalle forze dell’ordine.
Il Tribunale ha affermato che neppure Gianina Elena Cazacu (difesa dall’avv. Caccamo), moglie di Tudor Mihai, facesse parte della banda del buco ed ha annullato la misura cautelare per insussistenza della gravità indiziaria per questo titolo di reato.
Alleggerita anche la posizione di Tudor Mihai; già il Gip, dopo l’interrogatorio aveva escluso la responsabilità dell’indagato per un capo di imputazione, posto che nella medesima data si trovava in Romania per il proprio matrimonio, mentre il Tribunale della libertà ha annullato la misura cautelare per una ipotesi di ricettazione.
Giovinazzo Diego, invece, era già stato scarcerato all’esito dell’interrogatorio di garanzia dallo stesso Giudice che ne aveva disposto l’arresto.
Il ridimensionamento dell’originario impianto accusatorio con specifico riferimento alla esclusione della partecipazione associativa di alcuni membri ha indubbiamente creato delle crepe anche in relazione alle posizioni allo stato rimaste immutate.