Bando dote occupazionale, Dieni (M5S): “Utilizzo improprio: intervenga il Governo”
Nov 21, 2014 - redazione
“Uno scandalo davanti al quale non si può chiudere gli occhi” così Federica
Dieni, parlamentare del Movimento 5 stelle, bolla l’utilizzo improprio dei
fondi europei del Por, che avrebbero dovuto consentire ai giovani calabresi
di trovare un lavoro a tempo indeterminato, ma la cui sorte resta ancora
oggi avvolta da scarsa chiarezza. “C’è stato un bando nel lontano 2011 che
avrebbe dovuto portare all’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo
per dare un futuro ai nostri ragazzi, attraverso un contributo per le
aziende che avessero inteso assumerli. Quel progetto è finito nel nulla.”
“Ad oggi – sottolinea la deputata pentastellata – non è dato sapere né
quali imprese sarebbero disposte ad assumere i vincitori, né dove sono
finiti i soldi dell’Unione Europea. E’ per questo che ho presentato
un’interrogazione alla Camera per chiedere l’intervento del Governo. Non è
semplice coinvolgere l’Esecutivo nazionale in queste problematiche di
livello regionale. Purtroppo, però, nessuno di coloro che sedevano in
Consiglio Regionale e che ora magari si affannano a chiedere nuovamente il
voto ha fatto nulla. Noi non potevamo giraci dall’altra parte. A livello
nazionale è stata approvata una norma che prevede la possibilità, da parte
del Governo, di intervenire in caso di mancato utilizzo delle risorse
Europee. A mio parere sarebbe il caso che venisse attivata anche di fronte
a situazioni come quella dei fondi relativi alla Dote Occupazionale.”
“Non credo che sia giustificabile da parte di nessuno un tale dilettantismo
che ricade sui giovani calabresi. La Fondazione Field, che avrebbe dovuto
gestire i finanziamenti europei ed indirizzarli per creare occupazione,
deve rispondere di questa inadeguatezza, così come dovranno farlo le Giunte
uscenti che hanno reso possibile questo scandalo. Ad oggi non è possibile
sapere in quale rivolo siano finiti i fondi destinati dall’Europa. Ciò che
è certo è che i soldi c’erano e oggi non ci sono più. Per questo motivo ho
deciso di interpellare l’autorità giudiziaria. E’ giunto il momento che
qualcuno paghi.”
“Di fronte a situazioni come queste – conclude Federica Dieni – non si può
che provare un forte disgusto ed una rabbia ancora maggiore. Spero che i
calabresi riescano a tradurla in uno stimolo a cambiare, non consentendo
che tutto il degrado in cui è sprofondata la nostra politica regionale
possa continuare.”