Con nota del 22 agosto scorso il sindaco della città di Palmi informa i consiglieri
comunali di aver a sua volta appreso che l’ing. Pallaria, Responsabile Unico del
Procedimento per la realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana, ha accordato una
proroga ai progettisti, fissando il nuovo termine per la consegna del progetto definitivo
al 30 ottobre 2018. Noi abbiamo qualcosa da eccepire.
1. Dalla stessa comunicazione del sindaco si apprende che la proroga è stata
accordata nella prima settimana di agosto. Perché allora comunicarlo alla città,
ai consiglieri comunali, alla Commissione speciale sulla sanità solo tre settimane
dopo?
2. Il ritardo viene giustificato con la necessità di rivedere gli assetti organizzativi
e tecnici come conseguenza dell’esito delle indagini geognostiche che hanno comportato
la rotazione dell’edificio. Questa, però, è la medesima motivazione con la quale
già in maggio l’ing. Pallaria, venuto a Palmi in compagnia dello stesso presidente
Oliverio, faceva slittare al 22 agosto 2018 la consegna del progetto definitivo che
era in precedenza fissata a fine novembre 2017.
3. In data 18 luglio, appena due settimane prima della decisione del RUP Pallaria
di concedere la proroga ai progettisti, si è svolta a Catanzaro la riunione della
cabina di regia da noi proposta (e dalla quale siamo stati esclusi). Dal verbale
reso pubblico non c’è niente che faccia pensare ad un nuovo ritardo. C’è piuttosto
l’impegno assunto dall’amministrazione di Palmi di produrre una perizia tecnica
sufficientemente dettagliata per la realizzazione di tratti di condotta per lo smaltimento
delle acque bianche e nere a servizio del nuovo impianto ospedaliero. Il Comune ha
fatto la sua parte?
Siamo stanchi, i cittadini sono stanchi di continui ritardi che si accumulano sulla
loro pelle, allontanando nel tempo la risposta al più elementare dei diritti, quello
alla salute.
Circolo Armino