Batteri nocivi nel formaggio francese “Roquefort” Scatta il ritiro in Europa. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo
Le autorità francesi e tedesche avvertono della presenza di batteri nocivi nel formaggio
francese “Roquefort”. Il comunicato diffuso oggi dall’Ufficio federale della sicurezza
alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. Nel formaggio prima
del consumo sono state trovate tracce di Escherichia coli. Tutti i lotti in commercio
avente termine scadenza 23.12.2015 possono essere contaminati microbiologicamente
e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti
interessati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero
avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta
del LOTTO: 362.212 del formaggio francese “Roquefort” 100 g con marchio commerciale
della “Grand Maitre” EAN: 4002156042084. Il formaggio “Roquefort” è un formaggio
francese, erborinato, prodotto con latte di pecora, originario di Roquefort-sur-Soulzon
(Francia centrale). La caratteristica principale del Roquefort è la presenza di
venature blu-verdi (simili a quelle dell’italiano gorgonzola), dovute all’azione
di un agente (il Penicillium roqueforti o Penicillium glaucum) che favorisce lo sviluppo
di muffe. Il formaggio viene fatto maturare in un sistema di grotte in cui temperatura
e umidità rimangono costanti nel tempo. Il gusto varia a seconda del tempo di maturazione,
che può andare dai tre ai nove mesi. Dal 1979 è certificato con l’Appellation d’origine
contrôlée (AOC), analogo alla certificazione italiana DOC, e dal 1996 con l’Appellation
d’origine protégée (AOP) equivalente francese dell’italiana Denominazione di origine
protetta. Questo prodotto caseario era in vendita presso alcune filiali in Germania
e commercializzato anche in Italia.Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco
su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del
lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare
il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Mentre per chi avesse già consumato il formaggio si consiglia di consultare il medico
di famiglia qualora si presentino i sintomi indicati sopra. Per evitare futuri problemi,
aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano
tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui
controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede
nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i formaggi francesi non coinvolti
si possono mangiare con serenità.