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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Bce: hacker sono riusciti ad appropriarsi di dati di 20.000 indirizzi e-mail

Bce: hacker sono riusciti ad appropriarsi di dati di 20.000 indirizzi e-mail

| Il 25, Lug 2014

La polizia ha comunque già avviato le indagini

Bce: hacker sono riusciti ad appropriarsi di dati di 20.000 indirizzi e-mail

La polizia ha comunque già avviato le indagini

 

 

I furti informatici di dati sono ormai all’ordine del giorno. Non passa settimana,
infatti, che non si legga sulle cronache la segnalazione da parte di qualche multinazionale
della sottrazione d’informazioni riservate da parte di hacker come più volte evidenziato
da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Questa volta,
però la notizia che giunge in data odierna da Francoforte, può destare maggiore
preoccupazione se si pensa messo sotto attacco è stato il sito web della Banca Centrale
Europea (BCE), dal quale sarebbero stati sottratti indirizzi di posta elettronica
e informazioni di contatto dei giornalisti e partecipanti ai seminari.Secondo quanto
ha dichiarato l’ente europeo, i database interni o i dati sensibili di mercato non
sarebbero stati colpiti. Un portavoce della BCE ha tuttavia dichiarato che circa
20.000 indirizzi di posta elettronica e, in alcuni casi, numeri di telefono o indirizzi
postali sarebbero stati rubati. Anche la Federal Reserve, la banca centrale degli
Stati Uniti, sarebbe stata vittima di attacchi a tarda notte di lunedì scorso tramite
e-mail anonime. La polizia ha comunque già avviato le indagini. La BCE, a sua volta
informato gli utenti potenzialmente spiati dal suo sito web e li avrebbe invitare
a reimpostare tutte le password per motivi di sicurezza. Insomma, siamo tutti sotto
attacco se anche le più alte istituzioni internazionali possono essere vittime di
atti criminali del genere che possono mettere potenzialmente a repentaglio anche
intere economie. Occorre, quindi, aumentare la vigilanza da parte delle autorità
sul web e migliorare costantemente i protocolli di sicurezza per evitare alla radice
che sottrazioni di dati sensibili possano portare gravi ripercussioni sui cittadini
e sulle istituzioni.