Bce lascia tassi fermi all’1% Sale Pil Ue all’1%, in Italia +0,4%
redazione | Il 03, Set 2010
Secondo il presidente della Banca centrale europea la ripresa sta andando ”piu’ forte del previsto”
Bce lascia tassi fermi all’1% Sale Pil Ue all’1%, in Italia +0,4%
Secondo il presidente della Banca centrale europea la ripresa sta andando ”piu’ forte del previsto”
CRISI: PIL; UE MEGLIO DI USA,NO RISCHI NUOVA RECESSIONE – La ripresa in Europa c’e’ ed piu’ forte del previsto. Nel secondo trimestre 2010, infatti, secondo Eurostat il Pil della zona euro e dell’intera Ue ha fatto registrare un rimbalzo dell’1%, molto meglio degli Stati Uniti (+0,4%). ”Dati incoraggianti”, commenta Bruxelles, che non intravede alcun rischio di ”doppia recessione” nel Vecchio Continente. Semmai parte dei i rischi sono legati proprio all’incertezza della situazione economica negli Usa: ”Non siamo isolati – spiega il portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn – e la nostra ripresa dipende anche da quella dei nostri principali partner”. Intanto le cifre di Eurostat fanno ben sperare. ”Numerosi Stati membri stanno facendo meglio del previsto – afferma il portavoce – soprattutto la Germania”, che e’ tornata ad essere la locomotiva dell’economia europea, con un balzo del 2,2% nel secondo trimestre (dopo la crisi non era mai andata oltre lo 0,7%) e un +3,7% su base annua. Tra le altre grandi economie, il Regno Unito ha messo a segno un +1,2%, mentre la Francia e’ salita allo 0,6%. Piu’ modesti i dati dell’Italia, il cui Pil nel secondo trimestre si ferma allo 0,4%, come nei primi tre mesi dell’anno. Ma a Bruxelles si dicono ”ottimisti”: ”L’andamento del Pil italiano – afferma il portavoce di Rehn – nell’ultimo anno mostra un trend positivo”, avendo gradualmente risalito la china dal -4,7% del terzo trimestre 2009 all’1,1% del secondo trimestre di quest’anno. ”Una tendenza – aggiunge – che potra’ proseguire se si registrera’ un ulteriore miglioramento delle eseportazioni e dei consumi privati”. Resta in recessione la Grecia (-1,5%), mentre la Spagna fa registrare uno striminzito +0,2%. Ma in generale il periodo piu’ nero della crisi economica sembra oramai davvero alle spalle. E la Commissione Ue – che il prossimo 13 settembre pubblichera’ le nuove previsioni sul Pil 2010 – insiste sulla linea del rigore dei conti pubblici che – a suo avviso – ha finora pagato. Dunque, avanti con le politiche di austerity per tagliare drasticamente deficit e debito, e avanti con le riforme strutturali, soprattutto quelle tese ad abbattere la spesa pubblica. A discuterne saranno i ministri finanziari della Ue che si ritroveranno la prossima settimana a Bruxelles, dove martedi’ e’ programmata una riunione della task force per la rifroma del Patto Ue di stabilita’ e di crescita; mentre mercoledi’ si riuniranno prima l’Ecofin e poi l’Eurogruppo.