Tutto il paese si è fermato per un minuto di silenzio
Belgio, giornata di lutto dopo la strage
Tutto il paese si è fermato per un minuto di silenzio
(ANSA) Tutto il Belgio si è fermato alle 11,00 per il minuto di silenzio in segno di lutto nazionale proclamato dal governo nazionale per la 28 vittime, di cui 22 bambini, dell’incidente in Svizzera. Anche autobus e metropolitane hanno interrotto le loro corse. Le bandiere nazionali sono a mezz’asta in tutto il paese.
Tutte le principali radio del paese hanno modificato la programmazione in segno di rispetto del lutto nazionale proclamato dal governo. Le catene del servizio pubblico Rtbf hanno deciso, secondo quanto viene annunciato, di “trasmettere musica sobria e messaggi di cordoglio e condoglianze alle famiglie delle vittime”. Le bandiere dell’Unione Europea sono a mezz’asta davanti alle istituzioni europee a Bruxelles.
“Non abbiamo nessun testimone diretto che ha visto l’autista inserire il dvd”, ha detto all’ANSA il procuratore generale di Sion, Olivier Elsig. “I bambini hanno detto cose sentite dire, nessuno ha visto con i propri occhi”. Dai primi risultati dell’autopsia sull’autista “non c’é traccia di alcol nel sangue”. L’eventualità che l’autista fosse distratto da un dvd “é comunque un’ipotesi su cui stiamo lavorando”, aggiunge il Elsig. “Verificheremo anche, utilizzando un mezzo identico, se, come ha spiegato la compagnia di trasporti, dai sedili posteriori era effettivamente impossibile vedere cosa stava facendo l’autista”.
Delle tre ipotesi iniziali – errore umano, cause tecniche e malore – “al momento ne privilegiamo due”, ha aggiunto il procuratore, lasciando intendere che l’ipotesi del malore è per ora esclusa, a meno che – ha aggiunto – “esami più accurati non diano ulteriori informazioni sulla salute dell’autista”. “I primi risultati dell’autopsia – ha aggiunto – mi sono stati riferiti stmattina al telefono, il lavoro di esame prosegue”.
Tornano a casa i primi studenti sopravvissuti: i bambini sono arrivati nella notte all’aeroporto militare di Melsbroek, vicino a Bruxelles, e subito sono stati affidati alle famiglie. Il gruppo è quindi ripartito su auto scortate dalla polizia. Sono invece decollati alle 9 dall’aeroporto di svizzero di Sion, con destinazione Bruxelles, i due Hercules C130 dell’aeronautica militare belga con a bordo le bare delle vittime dell’incidente. La partenza dei due C130 é stata preceduta da una breve cerimonia sulla pista di atterraggio a cui hanno preso parte alcune autorità del Vallese e un picchetto d’onore della polizia cantonale.
“A rendere complicata l’inchiesta è il contesto di profonda commozione che la tragedia del tunnel di Sierre, in cui sono morti 22 bambini e sei adulti, ha provocato”, ha concluso il procuratore capo di Sion, Olivier Elsig. “Al contrario, dal punto di vista tecnico, il lavoro di indagine non è affatto complicato – aggiunge il magistrato inquirente – perché l’incidente è avvenuto in un tunnel e abbiamo le immagini di quanto è successo”.