Beni per 3 mln sequestrati a criminalità organizzata Nell'ambito delle operazioni Eclissi e Cleaning, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Perugia. Gli indagati sono di origini calabresi
Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca ai sensi dell’art. 12 sexies del D.L. 306/92, emesso dal GIP del Tribunale di Perugia nei confronti di un pluripregiudicato di origine calabrese, indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e riciclaggio dei proventi illeciti, operante sia in Umbria che in tutto il territorio nazionale. Il provvedimento cautelare ha riguardato una villa con relativa corte pertinenziale, un alloggio e un terreno su cui è in corso di costruzione un residence, tutti ubicati nella Provincia di Perugia, quattordici automezzi, disponibilità bancarie e quote societarie di ben 6 imprese, per un valore complessivo stimato in circa due milioni di euro. I beni così cautelati sono stati affidati ad un amministratore giudiziario che ne curerà la custodia e l’amministrazione, in attesa della confisca definitiva. All’origine del sequestro vi è un’articolata attività d’indagine, convenzionalmente denominata “ECLISSI”, volta a ricostruire la situazione economica e patrimoniale dell’uomo, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Perugia. In particolare, gli accertamenti svolti dagli “specialisti” del GICO del Nucleo PT di Perugia hanno permesso di individuare un cospicuo patrimonio, frutto del reimpiego di capitali illeciti, in parte fittiziamente intestato dal pregiudicato ai propri familiari ma, di fatto, nella sua piena ed incondizionata disponibilità. Le indagini esperite nei confronti del soggetto destinatario del provvedimento nonché del relativo nucleo familiare hanno consentito la ricostruzione analitica dei flussi di denaro e dei singoli investimenti effettuati, dimostrando un’evidente sperequazione tra redditi leciti, dichiarati al fisco, e l’incremento patrimoniale accertato. Tale analisi ha permesso di riscontrare che gran parte dei guadagni dell’attività illecita venivano reimpiegati per acquisire la gestione e/o il controllo di attività economiche, con particolare riferimento al mercato immobiliare, all’edilizia ed agli appalti. L’operazione “ECLISSI” rappresenta solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di risultati raggiunti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata. In precedenza, sempre i militari del GICO del Nucleo PT di Perugia hanno dato esecuzione a due ordinanze di confisca, ai sensi dell’art. 12 sexies del D.L. 306/1992, emesse dal locale Guardia di Finanza Comando Provinciale di Perugia Tribunale nei confronti di due pluripregiudicati calabresi, condannati nel 2009, con sentenza passata in giudicato, per vicende legate ad un traffico di sostanze stupefacenti che ha interessato il capoluogo umbro. I provvedimenti cautelari, eseguiti in periodi diversi (maggio 2016 e marzo 2017), hanno riguardato una villetta, due appartamenti e due terreni, ubicati nelle Province di Perugia e Crotone, nonché 6 autovetture, un motociclo, disponibilità bancarie e quote societarie, per un valore complessivo di circa 850 mila euro. Anche in questo caso, l’attività d’indagine, convenzionalmente denominata “CLEANING”, esperita nei confronti dei soggetti destinatari dei provvedimenti, ha permesso di individuare un cospicuo patrimonio, frutto del reimpiego di capitali illeciti, in parte fittiziamente intestato dai condannati ai propri familiari ma, di fatto, nella loro piena ed incondizionata disponibilità, in evidente sperequazione con i redditi ufficialmente dichiarati. I beni confiscati sono stati rimessi nella disponibilità dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Le predette operazioni si inseriscono in un più ampio contesto di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in sinergia con la Procura della Repubblica di Perugia, diretta dal Procuratore Dott. Luigi DE FICCHY. Tale sinergia si estende anche al contrasto delle frodi fiscali, delle truffe, degli illeciti in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria, del riciclaggio di denaro, nonché della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione e dei reati fallimentari. Ciò a tutela delle libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti rispettosi delle regole, quale condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale posta a fondamento del benessere della collettività.