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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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Beniamino Alessio: “Ecco come Molochio è stato oltraggiato dalla Provincia”

Beniamino Alessio: “Ecco come Molochio è stato oltraggiato dalla Provincia”

| Il 14, Gen 2012

Sul dimensionamento scolastico il primo cittadino molochiese grida all’imbroglio, e durante una conferenza stampa, racconta come sia stato modificato l’originario piano solo per “assecondare le fagocitanti ambizioni dell’assessore provinciale Domenico Giannetta”

Beniamino Alessio: “Ecco come Molochio è stato oltraggiato dalla Provincia”

Sul dimensionamento scolastico il primo cittadino molochiese grida all’imbroglio, e durante una conferenza stampa, racconta come sia stato modificato l’originario piano solo per “assecondare le fagocitanti ambizioni dell’assessore provinciale Domenico Giannetta”

 

 

Il sindaco di Molochio Beniamino Alessio, ha indetto una conferenza stampa per raccontare ai cittadini come, a suo dire sarebbe stato “raggirato”, riguardo il piano di dimensionamento scolastico, che originariamente voleva il comprensivo di Molochio accorpato all’istituto Monteleone-Pascoli di Taurianova e successivamente modificato, accorpando la scuola molochiese a quella di Oppido Mamertina. 

“Nella seduta consiliare del 29 dicembre u.s. l’Amministrazione Provinciale – ha spiegato il sindaco – ha approvato il nuovo piano del dimensionamento scolastico perpetrando in tal senso un grave oltraggio alla comunità molochiese che, al di là ogni logico e sensato criterio, si è vista scippata dalle proprie legittime e razionali aspettative e aggregata all’Istituto Comprensivo di Oppido Mamertina. Il tutto al fine di “assecondare” le fagocitanti ambizioni dell’assessore provinciale Domenico Giannetta di Oppido Mamertina, il quale facendo leva sull’autorevolezza del suo ruolo, ha preteso ad ogni costo lo stravolgimento dell’originario piano di dimensionamento scolastico predisposto dall’Assessorato Provinciale all’Istruzione. Infatti le proposte ratificate con delibera di Giunta Comunale n. 79 del 24 agosto 2011, ed i successivi incontri con le massime autorità provinciali del settore tendevano a sostenere che, in caso di eventuali accorpamenti, venisse esaminata la opportunità di considerare due importanti elementi al fine di non procurare gravi disagi all’utenza scolastica: le distanze chilometriche e la situazione precaria della viabilità. E proprio valutando positivamente questi due elementi l’assessore alla pubblica istruzione, Giovanni Calabrese, aveva accorpato le Scuole di Molochio all’Istituto Comprensivo Monteleone – Pascoli di Taurianova.

Naturalmente, in questa vicenda – ha continuato Alessio – le bramosie dell’assessore Giannetta vanno rapportate all’ esclusivo proposito di patrocinare interessi di bottega e di pennacchio finalizzate all’ esaltazione dell’immagine del proprio Comune, e niente di più. Ed in questo senso devo purtroppo constatare che si è trovato la strada spianata, visto che tutti gli altri consiglieri ed assessori provinciali, e dico tutti, hanno usufruito degli stessi privilegi al fine di “sistemarsi” prioritariamente la situazione scolastica del proprio Comune di appartenenza, più che del proprio collegio o dell’intero territorio provinciale che, volente o nolente, rappresentano. 

Dico questo perché, allorquando ho avuto sentore che si era messo in moto un “marchingegno” teso a modificare l’originario accorpamento delle scuole di Molochio, mi sono precipitato per chiedere ragguagli e sostegno a tutti quei consiglieri provinciali che ritenevo amici e attenti amministratori, i quali non nascondevano il proprio imbarazzo dapprima confermandomi che non potevano esporsi più di tanto dal momento che avevano già fatto la loro parte al fine di “sistemarsi” la situazione delle scuole del proprio Comune, e successivamente confidandomi che sulla vicenda delle scuole di Molochio vi erano “forti pressioni” dell’assessore Giannetta. Ho interpellato successivamente l’assessore Calabrese per farmi spiegare in base a quale criterio logico volevano modificare l’accorpamento della nostra scuola trasferendola su Oppido Mamertina, e per tutta risposta anche lui, alzando le spalle in segno di resa, mi faceva intendere che nessun criterio era stato considerato in merito, ma si trattava solamente di soddisfare forzature di carattere politico”.

A detta di Alessio la stessa versione gli sarebbe stata confermata dal presidente Giuseppe Raffa, “il quale addirittura mi suggeriva di stringere accordi con l’assessore Giannetta e cercando, in ogni caso, di convincermi che, in fin dei conti, non c’era poi grande differenza sull’accorpamento di Molochio con Oppido Mamertina piuttosto che con Taurianova. Infine la stessa identica opera di convincimento veniva tentata dall’assessore Giannetta, il quale, informato delle mie lamentele, si era prodigato a telefonarmi rassicurandomi che l’accorpamento delle scuole di Molochio con Oppido Mamertina rappresentava un’ operazione di tutto vantaggio per la realizzazione di una grande scuola di fascia preaspromontana, e di fronte alle mie persistenti rimostranze mi liquidava sottolineando che, in ogni caso, sia le proposte avanzate dalla Giunta Comunale sia i successivi incontri predisposti dall’assessore Calabrese non avevano alcun vincolo per il Consiglio Provinciale che agiva nella massima discrezionalità.

Allora mi domando – ha continuato Alessio – che senso ha investire le Giunte Comunali perché esprimano delle proposte logiche o indichino delle preferenze che ritengono adeguate alle caratteristiche dei loro territori, o ancora “scomodare” i Sindaci invitandoli a partecipare a farraginose riunioni prima a Palmi e poi a Reggio Calabria, nei tardi pomeriggi e con il percorso autostradale a tutti noto, quando poi il Consiglio Provinciale si determina nella piena libertà?

Tuttavia nei successivi giorni che precedevano la seduta del consiglio provinciale nella quale doveva essere discusso ed approvato il piano il dimensionamento scolastico, per niente rassegnato, mi ero attivato con l’intento di dimostrare a tutti i consiglieri provinciali di maggioranza, con argomentazioni logiche e razionali, che aderendo alle pressioni dell’assessore Giannetta avrebbero provocato gravi disagi alla popolazione scolastica molochiese, costretta a spostarsi su un territorio tortuoso dal punto di vista viario e con il raddoppio della distanza chilometrica rispetto alla più vicina Taurianova.

Ed in tal senso credevo di aver raggiunto l’obbiettivo dato che i consiglieri di maggioranza appartenenti alla “lista Scopelliti” nelle persone di Saletta, Arruzzolo e Campisi; quelli appartenenti al gruppo “UDC” nelle persone di Barone e Loiero; quello appartenete al gruppo “PRI” nella persona di Sciarrone; quello appartenete al gruppo “NOI SUD” nella persona di Raffaele D’Agostino; quello appartenente al gruppo “NUOVO PSI” nella persona di Zavettieri; quello appartenente al gruppo “PDL” nella persona di Cananzi; nonché alcuni consiglieri di un gruppo di minoranza, tutti quanti avevano assunto formale impegno di respingere la proposta irrazionale tesa a modificare l’originario accorpamento delle scuole di Molochio.

Invece, nella seduta di consiglio tutti questi sopracitati non solo non hanno contrastato la proposta di emendamento, che già di per sé rappresenta un segnale di poca serietà rispetto all’impegno assunto, ma addirittura ho scoperto in seguito che proprio alcuni di loro, come Saletta, Raffaele D’Agostino, Cananzi e qualche altro sono stati i promotori e dunque i firmatari dell’emendamento che ha sancito le sorti negative della scuola di Molochio.

E questa azione rappresenta una grande carognata! Mi chiedo esterrefatto cosa è potuto succedere nel lasso di tempo intercorso tra gli impegni assunti con il Sottoscritto e la determinazione di assurgere a promotori di una iniziativa che ha danneggiato la comunità molochiese e beffeggiato l’assessore all’Istruzione. Perché il paradosso è proprio questo!

La Giunta Provinciale approva all’unanimità il piano della rete scolastica proposto dall’assessore all’istruzione, Giovanni Calabrese, ed il Consiglio poi lo modifica vanificando in tal senso l’operato dello stesso Assessore proponente.

Qui il vero sconfitto, oltre al sottoscritto, è l’assessore Giovanni Calabrese, che prendendo atto dello stravolgimento del suo lavoro avrebbe dovuto immediatamente rassegnare le dimissioni.

Lo scopo di questa conferenza stampa  – ha quindi incalzato il primo cittadino – è quello di prendere atto che, nonostante siano stati rinnovati il Presidente, la Giunta ed il Consiglio Provinciale, i criteri spartitori sono rimasti uguali: cioè ogni consigliere ed assessore che una volta eletto avrebbe dovuto rappresentare l’intero territorio della Provincia, invece, nella realtà, si cura e si gestisce esclusivamente il proprio orticello trascurando e, il più delle volte, anche danneggiando le altri parti del territorio provinciale.

E’ il caso dei vari consiglieri sopra citati; è il caso dell’assessore Giannetta che con le sue pressanti richieste ha agito in pieno conflitto d’interesse dal momento che non ha reso un buon servizio al territorio provinciale che in parte rappresenta, ma ha portato acqua al mulino del proprio Paese, incurante del fatto che questa manovra potesse danneggiare un’altra parte del territorio a lui vicina. E chi se frega, vero assessore Giannetta?

Io non so fino a che punto possa avergli giovato questo espediente dal momento che le sue note ambizioni politiche (si parla di una sua probabile candidatura al Consiglio Regionale) a questo punto subiscono una notevole frenata, in quanto la comunità Molochiese adirata per il torto subìto saprà ricambiare, al momento opportuno, con la stessa moneta. A meno che il codazzo che lo circonda lo ha illuso con sterili sublimazioni.

Ancora, lo scopo di questa conferenza stampa è quello di evidenziare come i comuni privi di qualsiasi tutela politica siano abbandonati al loro destino. E qui chiamo in causa il presidente Raffa che nel corso della campagna elettorale, proprio qui a Molochio, dietro una mia precisa sollecitazione si era reso garante di sopperire, in ogni circostanza, al vuoto creatosi per la mancanza di consiglieri eletti nel nostro collegio.

Ed invece che cosa ha fatto in questa vicenda? Assolutamente nulla!

Anzi, con fare pilatesco si è sottratto persino alla discussione nella seduta consiliare del 29 dicembre, fingendo prima impedimenti ed entrando in aula solamente dopo l’approvazione del punto riguardante il dimensionamento scolastico.

Da ultimo – ha concluso – lo scopo di questa conferenza stampa è quello di gridare allo scandalo su come è stato gestito e perfezionato il Piano provinciale di organizzazione della nuova rete scolastica. Nel senso che si è lavorato esclusivamente per assecondare le esigenze dei singoli consiglieri ed assessori provinciali, che indubbiamente ritengono di essere legittimati a decidere le sorti di tutti i comuni della provincia reggina, e per mantenere e tutelare i privilegi di alcuni dirigenti scolastici che pretendono di accrescere e salvaguardare perennemente le proprie posizioni un feudali. Il tutto naturalmente a discapito di una vera e seria realizzazione dell’organizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa che per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra è stata predisposta senza alcuna lungimirante razionalità e con l’individuazione di criteri assolutamente scriteriati”.

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