“Berlusconi leader del centrodestra per vincere” Lo afferma il consigliere regionale Mario Magno presente alla tre giorni "L’Italia e l'Europa che vogliamo"
“Da Fiuggi parte un segnale importante per il futuro del Paese: Forza Italia rilancia il suo ruolo di partito guida del centrodestra con Silvio Berlusconi incontrastato leader”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno presente alla tre giorni “L’Italia e l’Europa che vogliamo” organizzata dal presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, accompagnato da una numerosa delegazione calabrese.
“Come ha giustamente sottolineato l’On. Tajani, il centrodestra – aggiunge Magno – non ha bisogno di fare primarie, visto che ha in casa un autentico leader, Silvio Berlusconi, riconosciuto come tale dai cittadini e dagli elettori moderati. Non c’è migliore investitura, infatti, di quella popolare. L’entusiasmo e la capacità programmatica del presidente Silvio Berlusconi saranno decisive in vista delle prossime elezioni politiche. Forza Italia, ispirandosi ai principi del partito popolare europeo, ed il centrodestra – osserva il consigliere regionale – dovranno riconquistare la guida del Paese per rilanciare l’economia, gli investimenti e, soprattutto, le politiche per l’occupazione”.
“Il Mezzogiorno e la Calabria – osserva Magno – sono stati abbandonati in questi anni dalla classe dirigente di centrosinistra che non è riuscita a eliminare, sia pur parzialmente, il deficit infrastrutturale e sociale con il Nord del Paese. In Calabria, in particolare, il governo nazionale e quello regionale, essendo dello stesso colore politico, invece di puntare su una sinergia istituzionale che avrebbe dovuto portare benessere e sviluppo, sono stati protagonisti di un arretramento sociale ed economico che non ha prodotto risultati tangibili per la nostra regione”.
“E’ arrivato il momento di voltare pagina e cambiare il corso della storia. Con Forza Italia ed il centrodestra – conclude Magno – è possibile invertire la tendenza in Italia e in Calabria e aprire nuove prospettive di confronto e dialogo all’interno dell’Unione Europea”.