Berlusconi: «Prossima settimana
redazione | Il 03, Set 2010
«Il mio “interim” non è stato un vuoto, ma un “pieno”. È stato nelle mani di una delle istituzioni più autorevoli del Paese»
Berlusconi: «Prossima settimana
nuovo ministro allo Sviluppo»
«Il mio “interim” non è stato un vuoto, ma un “pieno”. È stato nelle mani di una delle istituzioni più autorevoli del Paese»
ROMA – «La settimana prossima sottoporrò al Capo dello Stato il nome di un nuovo ministro dello Sviluppo». Lo dice in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che aggiunge: «Vedo che da più parti si chiede la nomina di un nuovo Ministro per lo Sviluppo, sostenendo che sino ad ora ci sarebbe stato un vuoto in questa funzione. Mi permetto di garantire che il mio “interim” non è stato un vuoto, ma un “pieno”, un vero e proprio pieno di decisioni e di provvedimenti e che il dicastero di Via Vittorio Veneto è stato ed è nelle mani di una delle istituzioni più autorevoli del Paese, quella del Presidente del Consiglio. Sono state assunte molteplici decisioni organizzative, tutte tese all’efficacia e all’efficienza, sono state tenute molteplici riunioni con i rappresentanti delle imprese, dei lavoratori, degli enti territoriali, si è operato incessantemente a supporto di imprese, investimenti, innovazione, telecomunicazioni, intermediazione delle imprese, settore dell’energia, con una decisione e con una concretezza mai viste prima, come credo, nella storia del ministero».
«COSA HO FATTO» – Berlusconi sottolinea: «Sono stati più di 300 i provvedimenti che hanno recato la mia firma, anche per tutto il mese di agosto. Voglio citarne uno: la cosiddetta legge Berlusconi inserita nella Manovra, una norma che comporta una vera rivoluzione liberale del nostro sistema di rapporti con la Pubblica Amministrazione. Questa norma introduce infatti il principio per cui, mentre sino ad ora al cittadino era consentito soltanto ciò che era espressamente previsto come tale dalla legge, da ora in avanti sarà consentito tutto ciò che dalla legge non è espressamente vietato. Questo – conclude Berlusconi – permetterà, per fare un esempio, di aprire una qualsiasi impresa senza dover ottenere le tante autorizzazioni che oggi sono necessarie (a volte più di dieci), sostituite tutte da una verifica ‘a posteriorì da parte della Pubblica Amministrazione circa la conformità alle varie norme di quanto realizzato. Davvero una assoluta rivoluzione».
IN PRECEDENZA – Già il 23 luglio Berlusconi aveva annunciato nel corso della conferenza stampa conclusiva del vertice italo-russo con il presidente della Federazione russa, Dmitrij Medvedev: «La prossima settimana sarà nominato il nuovo ministro dello Sviluppo Economico».
BERSANI – «Non è la prima volta che sento dire che la nomina ci sarà la prossima settimana. Di che anno…? Spero che sia di quest’anno». Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo ai giornalisti che alla festa dell’Api di Labro che gli chiedono di commentare le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi sulla nomina, la settimana prossima, del nuovo ministro dello Sviluppo Economico. Comunque per Bersani l’interim di Berlusconi «è stato un vuoto totale». E quindi ha concluso: «Abbiamo bisogno di mettere mano a problemi seri: non è che un ministro possa risolverli tutti, ma almeno darebbe il segno che un presidio c’è».
DI PIETRO – Il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le dichiarazioni di Berlusconi sull’interim al ministero dello Sviluppo Economico ha detto: «Berlusconi continua a bluffare e a prendere in giro gli italiani. Invece di pensare al Paese, continua a sistemare e tutelare gli affari suoi e delle sue imprese. L’illegittima occupazione del ministero dello Sviluppo Economico ne è la dimostrazione. Il signor Berlusconi è scollegato dal Paese reale, vive nel suo bunker e sostiene che tutto va bene. Ma se tutto funziona e tutto va bene, come afferma lui, per quale motivo i precari della scuola continuano a scioperare, le fabbriche e le imprese chiudono, l’indice della disoccupazione è ai massimi storici e l’economia va a rotoli? È ora che faccia le valigie e liberi l’Italia dai suoi soprusi».