Bevacqua: Calabria Verde ridotta a succursale elettorale, altro che programmazione antincendi
“In Calabria c’è dal 2017 (dopo quasi vent’anni di attesa) una legge antincendi all’avanguardia proposta e fatta approvare dal sottoscritto ma se non viene applicata e, per l’acquisto dei ricambi dei moduli antincendio si provvede all’impegno di spesa soltanto il 9 agosto (!), non è certo con il caldo che bisogna prendersela. Il sistema di prevenzione è imperniato su Calabria Verde ma questa Giunta regionale ha ridotto l’azienda a una succursale elettorale e i risultati disastrosi dovrebbero indurre l’assessore Gallo e il presidente Spirli a chiedere scusa pubblicamente ai calabresi e a trarne le conseguenze con le proprie dimissioni”. È quanto dichiara il capogruppo PD Mimmo Bevacqua, che aggiunge: “Gare per l’acquisto dei pk non attivata (pur essendo stata annullata oltre un anno fa), le associazioni storiche di volontariato che non hanno avuto il rinnovo delle convenzioni e sono state private dei mezzi, la mancata utilizzazione organica dei dispositivi tagliafuoco, lo spostamento di personale non qualificato nelle sale operative, la mancata individuazione per tempo dei quantitativi di personale idoneo disponibile e, a monte di tutto, una nomina commissariale che risponde solo a logiche di bassa politica: questa è la situazione attuale in cui l’assessore in carica e il centro destra al governo regionale hanno condotto Calabria Verde. Gli eroici Vigili del Fuoco e le tante coraggiose persone di buona volontà sono state lasciate a combattere i fuochi praticamente a mani nude e senza nessuna programmazione preventiva”. “Non è solo questione di estate infernale e di criminali piromani – conclude Bevacqua – : qui c’è una questione di precise responsabilità politiche e di assessori che pensano solo a riempire le caselle dei posti di comando e a continuare con le passerelle elettorali, come se nulla fosse”.