“Accolgo con soddisfazione quanto precisato ieri dal Presidente del Consiglio in
merito alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Avendo il premier sottolineato
che prioritari risultano la banda larga, i viadotti in Sicilia e la Salerno-Reggio
Calabria e che il ponte è un’infrastruttura pubblica su cui si deve lavorare, anche
per non disperdere i fondi sin qui spesi e non dover pagare pesanti penali, si è
fatta chiarezza su un argomento che aveva nei giorni scorsi dato la stura a speculazioni
di bassa politica sin troppo spericolate”. Così il consigliere Bevacqua che continua
affermando: “È da tempo che sono assiduo sostenitore della necessità di completare
tutta una serie di infrastrutture materiali e immateriali, prima di affrontare la
sfida del ponte. È evidente che risulta oltremodo facile cavalcare demagogicamente
singole frasi estrapolate dal contesto: d’altronde, pur di difendere le inesistenti
ragioni del no al referendum costituzionale, si prova, di questi tempi, a distorcere
qualsiasi affermazione di Renzi. Allo stesso modo, si dimostra semplicistico e banale
accostare le affermazioni odierne ai proclami berlusconiani di qualche anno fa, poiché
si tratta di due prospettive radicalmente diverse: il PD non ha alcuna intenzione
di puntare a un’opera singola, priva di relazioni con le necessarie infrastrutture
che la devono precedere”. “In questo solco – conclude Bevacqua – bene ha fatto il
premier e segretario del mio partito a tacitare polemiche strumentali alimentate
dal nulla: di certo, però, questo non vuol dire che la costruzione del ponte è di
per sé impossibile. Anzi, proprio il completamento delle opere prioritarie, dimostrerà
la fattibilità dell’opera suggello. Il Sud e l’Italia devono coltivare l’ambizione
che loro compete”.?