Bevacqua, Tre priorità sanitarie da affrontare in sessanta giorni Ascoltando oggi il, Presidente Spirlì in Consiglio regionale sul tema della sanità, mi è parso ch'egli viva in qualche realtà parallela: a suo dire, va tutto bene. Tutti i calabresi vedono quotidianamente che così non è. Ma noi siamo Istituzione ed è nostro dovere provare a ragionare su cosa sarà, su cosa può essere
“Ascoltando oggi il, Presidente Spirlì in Consiglio regionale sul tema della sanità, mi è parso ch’egli viva in qualche realtà parallela: a suo dire, va tutto bene. Tutti i calabresi vedono quotidianamente che così non è. Ma noi siamo Istituzione ed è nostro dovere provare a ragionare su cosa sarà, su cosa può essere.
Per questo, dopo avere manifestato tutta la mia gratitudine e solidarietà a operatori socio sanitari e medici, ho proposto di siglare una sorta di patto inter istituzionale fra Commissario, Giunta e Consiglio: individuare poche misure fondamentali da avviare e completare entro sessanta giorni. Dopo di che, ci si ritroverà in Aula per controllare se e cosa si è fatto”.
È quanto dichiara il Capogruppo PD Mimmo Bevacqua, dopo il suo intervento odierno in Aula, aggiungendo:
La prima cosa che ho chiesto al Commissario Longo, che ho ringraziato per la sua presenza in Aula, è di attivare immediatamente il piano assunzioni: il decreto 150 ci dice che ciò è in suo potere. Ci sono 12 milioni all’anno disponibili: li usi subito; ospedali e USCA non possono attendere oltre.
Seconda priorità: accogliere l’appello dei Sindaci dei Comuni fino a 10 mila abitanti che sono disponibili a gestire la campagna vaccini. Proprio ora che si va verso l’esaurimento delle categorie fragili e la concentrazione dell’attività per scaglioni anagrafici, la capillarità della presenza sui territori e la piena conoscenza dei medesimi può essere la chiave vincente per un’accelerazione.
Terza priorità: ridefinire la rete ospedaliera, con una nuova attenzione ai territori, a partire dal potenziamento degli ospedali di confine e di montagna: quali sono, per quanto riguarda la mia provincia, Praia e Trebisacce, San Giovanni in Fiore e Acri; nonché l’apertura dell’ospedale di Cariati, unanimemente riconosciuto essenziale per quell’area e per quelle comunità da troppo tempo marginalizzate”.